Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Giardino da parete aiuta i pazienti di demenza a sentirsi 'utili'

Giardino da parete aiuta i pazienti di demenza a sentirsi 'utili''È molto importante per me che questi ospiti siano coinvolti nei lavori di casa, piuttosto che restare seduti passivamente davanti a un televisore', afferma Tania McQueen, terapeuta professionale alla Summerset Manor. (Foto: Pat Martel / CBC)

L'ottantasettenne Joyce MacSweyn ammira le piante nella nuova parete vivente della casa di riposo Summerset Manor di Summerside, nell'Isola del Principe Edoardo (Canada). Il giardino verticale, attaccato alla parete interna del salotto, la mette a suo agio.


"Molto, molto rilassante, molto tranquillo", ha detto la MacSweyn. "E quiete per i nervi. Molto, molto confortante".


È per questi motivi che la struttura ha deciso di installare pareti viventi nelle due sezioni di demenza, parte di un progetto pilota per aiutare gli anziani con demenza a rimanere più attivi. "Sai, tutti avevano un giardino, tutti avevano fiori da curare e qui non li avevano", ha detto Tania McQueen, terapeuta occupazionale alla Summerset Manor.

 

'Coinvolgi questi ospiti'

Secondo la McQueen, gli ospiti con demenza spesso passano la gran parte del loro tempo a non fare nulla, e metà di quel tempo lo passano da soli: "Quindi è molto importante che questi ospiti siano coinvolti nei loro lavori di casa, piuttosto che restare seduti passivamente davanti a un televisore dove non hanno alcuna stimolazione cognitiva".


Quando le persone con la demenza si annoiano o sono sole, spesso vagano. "Iniziano a muoversi, entrano nelle stanze di altre persone e cose del genere", ha detto la McQueen. "Quindi stiamo cercando di coinvolgerli il più possibile". Curare le piante dà agli anziani qualcosa da fare. "Perché altrimenti cosa devi fare?" si chiede la MacSweyn. "Allora anche solo curare le piante è qualcosa a cui pensare, e sapere che hai fatto la tua parte".


La struttura ha un giardino all'aperto, ma a differenza dei nuovi giardini viventi da muro, è a terra, ed è difficile da raggiungere per chi sta in una sedia a rotelle.

 

'Percezione alterata'

Anche se un paziente con demenza può camminare, può ancora essere impegnativo piegarsi per curare un giardino per terra. "Le persone con demenza hanno una percezione alterata", ha detto la McQueen. "Le vedi spesso incespicare sulle cose, quindi se hai qualcosa di basso, una piccola pianta che non è cresciuta, allora possono facilmente passarci sopra e cadere".


Non c'è molto lavoro fisico nel curare i nuovi giardini, ma gli anziani hanno bisogno di guida e di spinta. "Non hanno iniziativa", ha detto la McQueen. "Questa è la demenza, rovina le connessioni nel cervello, così da richiedere che qualcuno lavori con loro, per farli cominciare quell'attività".

 

'Grande per l'anima'

"I pazienti hanno grande piacere a curare il giardino perché sentono che stanno realmente contribuendo a qualcosa", ha detto la McQueen. "Quello che è grande per la mente, è grande per l'anima".


Anche se le persone con demenza spesso perdono i ricordi a breve termine, di solito ricordano ancora il passato più lontano, quando avevano il loro giardino e i fiori. "Possono parlare dei loro fiori preferiti e dei profumi", ha detto McQueen. "Così nasce molta comunicazione mentre danno acqua alle piante".


Anche se la MacSweyn ha detto che si occupa del giardino solo "una volta ogni tanto", il personale le ha ricordato che è lì ogni giorno. "No, no" risponde lei. "Basta una volta ogni tanto, quando hai la possibilità di scendere e controllarlo". Per lei, tutto ciò che conta davvero sono le sensazioni che ha nel momento in cui tocca una foglia verde: "Ti senti che stai facendo qualcosa di utile".

 

 

 


Fonte: Pat Martel in CBC News (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)