Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'istruzione può proteggere il cervello dall'esposizione ai solventi chimici

Le persone con scolarità inferiore al diploma di scuola superiore che lavorano con i solventi possono avere problemi con le loro abilità di pensiero più tardi nella vita, secondo uno studio su persone in Francia.

Nello studio, i ricercatori della Harvard University hanno osservato che le persone con più istruzione non hanno avuto gli stessi tipi di problemi con il loro pensiero, o la cosiddetta "capacità cognitiva", anche se avevano la stessa quantità di esposizione a queste sostanze chimiche.


"Le persone con più formazione possono avere una riserva cognitiva maggiore che agisce da tampone, permettendo al cervello di mantenere la sua capacità di funzionare nonostante il danno", ha detto in comunicato stampa della American Academy of Neurology l'autrice dello studio Lisa Berkman, della Harvard University di Cambridge in Massachussetts. "Questo può essere perché l'educazione aiuta a costruire una fitta rete di connessioni tra cellule cerebrali".


Per condurre lo studio, i ricercatori hanno seguito più di 4.100 persone che hanno lavorato alla società francese nazionale elettrica e del gas. Mentre lavoravano nella società, i partecipanti sono stati esposti a quattro tipi di solventi: solventi clorurati, solventi derivati dal petrolio, e solventi aromatici di benzene e non-benzene. I ricercatori hanno valutato l'esposizione in vita dei lavoratori a questi solventi e hanno testato le loro abilità di pensiero quando avevano 59 anni in media. A quel punto, il 91 per cento dei partecipanti allo studio erano andati in pensione.


La maggior parte di quelli studiati avevano lavorato nella società per la loro intera carriera e il 58 per cento aveva meno di un diploma di scuola superiore. Tra quelli senza un diploma di scuola superiore, lo studio ha rivelato che il 32 per cento ha avuto problemi con la capacità di pensiero. Al contrario, i risultati hanno mostrato che solo il 16 per cento di quelli con più istruzione hanno avuto simili problemi di pensiero.


Lo studio, pubblicato nel numero del 29 maggio di Neurology, ha anche scoperto l'associazione tra alti livelli di esposizione ai solventi clorurati e di petrolio con il rischio maggiore del 14 per cento di problemi di pensiero tra i lavoratori meno istruiti, rispetto ai loro coetanei senza esposizione. Inoltre, i lavoratori meno istruiti con un alto livello di esposizione al benzene hanno avuto una probabilità maggiore del 24 per cento di avere problemi con le capacità cognitive, e quelli con una significativa esposizione ai solventi aromatici non-benzene avevano una probabilità maggiore del 36 per cento di avere problemi di questo tipo.


"Questi risultati suggeriscono che gli sforzi per migliorare la qualità e la quantità di istruzione in età precoce potrebbe aiutare a proteggere le capacità cognitive delle persone nel corso della vita", ha detto la Berkman. "Gli investimenti nell'istruzione potrebbero fungere da ampio scudo contro le esposizioni note e sconosciute per tutto il corso della vita. Ciò è particolarmente importante, dato che alcune prove dimostrano che i livelli federali di esposizione consentiti per alcuni solventi possono essere insufficienti per tutelare i lavoratori contro le conseguenze dell'esposizione sulla salute".


Anche se lo studio ha scoperto un'associazione tra livello di istruzione, esposizione ai solventi e abilità congitive, non prova una relazione di causa ed effetto. Maggiori informazioni sui solventi su US Department of Labour.

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: American Academy of Neurology, comunicato stampa, 28 maggio 2012

Pubblicato da Mary Elizabeth Dallas in HealthDay il 29 Maggio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.