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Studio invita a ridurre l'uso di sistemi di costrizione nelle case di cura

L'uso di contenzione fisica nelle case di riposo può essere ridotto attraverso un approccio su più fronti che comprende maggiore formazione e materiali di supporto per il personale, ospiti e parenti, secondo un nuovo studio tedesco.

Nonostante le disposizioni di legge e le prove che sono inefficaci, le restrizioni fisiche (come sponde sul letto e cinture) sono ancora utilizzate frequentemente nelle case di cura.


Un recente sondaggio ha rilevato che il tasso di utilizzo di costrizioni fisiche nelle case di cura negli Stati Uniti è superiore al 20 per cento, secondo informazioni di base incluse nello studio. Lo studio controllato di sei mesi ha coinvolto 36 case di cura in due città tedesche. Metà sono state collocate in un gruppo di controllo e l'altra metà nel gruppo di intervento.


Il programma di intervento comprendeva sessioni di gruppo per tutto il personale infermieristico, formazione aggiuntiva degli infermieri designati e materiali di supporto per gli infermieri, gli ospiti, i parenti e i tutori legali. Le case di cura del gruppo di controllo hanno ricevuto informazioni standard. All'inizio dello studio, i tassi di uso di contenzione fisica erano circa gli stessi per entrambi i gruppi: 32 per cento nel gruppo di intervento e 31 per cento nel gruppo di controllo.


Dopo sei mesi, i tassi di uso di contenzione fisica, nel gruppo di case di cura di intervento era notevolmente diminuito al 23 per cento, rispetto al 29 per cento nel gruppo di controllo. Lo studio compare nel numero del 23/30 maggio del Journal of American Medical Association.  


"L'assistenza nelle case di cura non richiede misure di contenzione fisica"
, scrivono in un comunicato stampa del giornale i ricercatori dell'Università di Amburgo in Germania. "Abbiamo trovato variazioni pronunciate tra i centri, e i migliori di questi applicano pochissime restrizioni fisiche. Non sono chiari i motivi delle differenze tra i centri, ma può essere determinata dalla 'cultura dell'assistenza' riflessa negli atteggiamenti e nelle credenze del personale infermieristico".


I ricercatori hanno anche scoperto che entrambi i gruppi di case di cura mostrano tassi simili di cadute dei pazienti, fratture da caduta e prescrizioni di psicofarmaci che alterano l'umore e il comportamento.

 

 

 

 

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Fonte: Journal of American Medical Association, comunicato stampa, 22 maggio 2012

Pubblicato da Robert Preidt in HealthDay il 23 maggio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

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