Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Interruttore neuronale per prevenire le malattie neurodegenerative

Scienziati della Northwestern University riferiscono una scoperta sorprendente, che offre un possibile nuovo percorso per il trattamento delle malattie neurodegenerative.

In uno studio sull'ascaride trasparente C.elegans, hanno scoperto che un interruttore genetico nei principali neuroni inibisce il corretto funzionamento delle risposte protettive allo stress cellulare, provocando l'accumulo di proteine mal ripiegate e danneggiate.

Le malattie neurodegenerative, che vanno dalla corea di Huntington al Parkinson, dalla sclerosi laterale amiotrofica all'Alzheimer, sono ritenute derivanti da eventi precoci che portano ad un accumulo di proteine danneggiate nelle cellule.

Eppure tutti gli animali, uomo compreso, hanno un meccanismo antico e molto potente per individuare e rispondere a tali danni, conosciuto come "risposta allo shock termico".

"Perché queste patologie sono così diffuse, se le nostre cellule hanno modi di individuare e prevenire l'accumulo di proteine danneggiate?" ha detto Richard I. Morimoto, che ha condotto la ricerca insieme al collega postdottorato Veena Prahlad. "Il nostro corpo può risolvere il problema? Questo è l'enigma. Nel nostro studio, con nostra grande sorpresa, abbiamo scoperto che il sistema nervoso invia segnali negativi ad altri tessuti nell'animale, che inibiscono la capacità delle cellule di attivare una protezione di risposta allo shock termico", ha detto Morimoto. "La macchina per riparare le proteine danneggiate è intatta, ma il sistema nervoso invia un segnale che gli impedisce di fare il suo lavoro". Quando il segnale proveniente dal sistema nervoso è stato ridotto [durante lo studio], la risposta dello shock termico è tornata, portando a livelli elevati di proteine protettive speciali, chiamate chaperoni molecolari, che hanno mantenuto le proteine danneggiate sotto controllo.

Morimoto è titolare della cattedra Bill e Gayle Cook di Biologia presso il dipartimento di scienze biologiche molecolari e dell'Istituto Rice per la Ricerca Biomedica al Northwestern Weinberg College of Arts and Sciences. I risultati sono pubblicati nei Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS). "Attualmente, non abbiamo una soluzione per queste malattie devastanti", ha detto Morimoto. "Questo interruttore principale neuronale potrebbe essere un nuovo bersaglio per la terapia. Se siamo in grado di ripristinare la capacità naturale delle cellule di prevenire i danni delle proteine, le nostre cellule saranno più sane più a lungo e la qualità della vita sarà migliore". I risultati sono applicabili anche ad altre malattie che coinvolgono l'errata ripiegatura, come il cancro e le malattie metaboliche, ha detto Morimoto.

Morimoto e Prahlad hanno studiato il C.elegans, in particolare i modelli con diverse forme di malattie da errata piegatura. L'ascaride trasparente è uno strumento di ricerca importante poichè il suo ambiente biochimico è simile a quello degli esseri umani e il suo genoma, o completa sequenza genetica, è conosciuto.

I ricercatori hanno interferito con il segnale del sistema nervoso, l' "interruttore generale," per vedere cosa sarebbe successo agli animali. Quando il segnale stava funzionando, gli animali accumulavano proteine danneggiate nelle loro cellule che interferivano con la funzione cellulare. Ma quando i ricercatori hanno ridotto un po' il segnale neuronale, è ritornata la normale risposta cellulare al danno delle proteine e gli animali diventavano sani. Mentre la riduzione del segnale neuronale nello studio è stato fatto geneticamente, negli esseri umani l'idea sarebbe quella di modificare il segnale chimico, ha detto Morimoto.

"Questo lavoro ci fà apprezzare che gli animali non sono solo un insieme di cellule, ciascuna che percepisce e risponde ai danni per proprio conto", ha detto. "Le cellule sono organizzate in tessuti, legate in una rete organizzata dal cervello. Il cervello può dire alle cellule di attivare una risposta allo stress o meno. Il sistema nervoso parla con tutte le parti per orchestrare una risposta allo stress dell'organismo. Questo è così affascinante".

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce?
Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica. Non tenerla per te, non farci perdere l'occasione di conoscerla.

 


Fonte: Materiale della Northwestern University, via EurekAlert!, un servizio di AAAS.

Riferimento: V. Prahlad, RI Morimoto. Neuronal circuitry regulates the response of Caenorhabditis elegans to misfolded proteins . Proceedings of the National Academy of Sciences, 2011; 108 (34): 14204 DOI: 10.1073/pnas.1106557108.

Pubblicato in ScienceDaily il 24 agosto 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.