Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'esercizio fisico può aiutare gli anziani a conservare i ricordi

Sappiamo tutti che l'esercizio fisico ci fa bene, ma ciò lascia comunque molte domande senza risposta. Quanto esercizio? Chi trae più benefici? E quando nella nostra vita? Una nuova ricerca guidata da psicologi della University of Pittsburgh ha messo insieme i dati di dozzine di studi per rispondere a queste domande, e dimostrare che gli anziani con un esercizio regolare possono prevenire il calo in un certo tipo di memoria.


"Tutti chiedono sempre «Quanto esercizio dovrei fare? Qual è il minimo indispensabile per vedere un miglioramento?»" ha detto la prima autrice Sarah Aghjayan, dottoranda di psicologia alla Pitt. "Dal nostro studio, sembra che fare esercizio circa tre volte alla settimana per almeno quattro mesi sia quanto serve per cogliere i benefici nella memoria episodica".


Quella episodica è il tipo di memoria che si occupa degli eventi che ti sono successi nel passato. È anche una delle prime a declinare con l'età.


"Di solito mi piace parlare della prima volta che sei stato al volante di una macchina"
, ha detto la Aghjayan. "Quindi potresti ricordare dove eri, quanti anni avevi, chi c'era nel sedile di fianco che ti spiegava le cose, quella sensazione di eccitazione".


L'esercizio che induce il cuore a pompare si è dimostrato promettente nell'aumentare la salute del cervello, e gli esperimenti nei topi mostrano che migliora la memoria, ma gli studi ad esaminare lo stesso collegamento negli esseri umani hanno avuto risultati misti.


Cercando chiarezza nelle acque fangose ​​della letteratura scientifica, il team ha esaminato oltre 1.279 studi, restringendoli infine a soli 36 che soddisfavano criteri specifici. Quindi hanno usato un software specializzato e un numero non piccolo di fogli di calcolo di Excel per trasformare i dati in una forma che permettesse di confrontare direttamente i diversi studi.


Quel lavoro è stato ripagato quando hanno scoperto che raggruppare insieme quei 36 studi è stato sufficiente per dimostrare che l'esercizio fisico può realmente dare benefici alla memoria degli anziani. Il team, che includeva il supervisore della Aghjayan, Kirk Erickson del Dipartimento di Psicologia, e altri ricercatori della Pitt, della Carnegie Mellon University e dell'Università dello Iowa, ha pubblicato i risultati su Communications Medicine.


Le analisi passate sulle connessioni tra esercizio fisico e memoria non ne avevano trovato alcuna, ma la Aghjayan e il suo team hanno fatto diversi passi in più per avere una migliore possibilità di trovare un legame, se ci fosse stato. Hanno limitato la loro ricerca a gruppi e gamme di età particolari, nonché a un tipo specifico di configurazione sperimentale rigorosa. Un'altra chiave era il concentrarsi specificamente sulla memoria episodica, che è supportata da una parte del cervello nota per trarre benefici dell'esercizio.


"Combinare e unire tutti questi dati ci ha permesso di esaminare quasi 3.000 partecipanti", ha detto la Aghjayan. "Ogni singolo studio è molto importante: tutti contribuiscono alla scienza in modo significativo".


Tali studi, tuttavia, potrebbero non trovare schemi reali a causa della mancanza di risorse per eseguire un esperimento sufficientemente grande. Ogni esperimento in sé stesso non è riuscito a trovare un legame tra esercizio fisico e memoria: è stato necessario guardare a tutto il corpo di ricerca per mettere a fuoco il modello.


Con un gruppo di partecipanti molto più ampio, il team ha potuto non solo dimostrare un collegamento tra esercizio fisico e memoria episodica, ma a rispondere a domande più specifiche su chi trae benefici e come:

"Abbiamo scoperto che c'erano più miglioramenti nella memoria in quelli tra 55 e 68 anni di età, rispetto a coloro che avevano da 69 a 85 anni; quindi intervenire prima è meglio", ha detto la Aghjayan.


Il team ha anche trovato maggiori effetti dell'esercizio in coloro che non avevano ancora sperimentato alcun declino cognitivo e negli studi in cui i partecipanti si esercitavano costantemente diverse volte alla settimana.


Ci sono ancora domande a cui rispondere: l'analisi della squadra non ha potuto capire in che modo l'intensità dell'esercizio influisce sui benefici per la memoria, e c'è molto da conoscere sul meccanismo che sta dietro il collegamento. Ma le implicazioni per la salute pubblica sono chiare: l'esercizio fisico è un modo accessibile con cui gli anziani possono scongiurare il declino della memoria, traendo benefici per se stessi, per i propri caregiver e per il sistema sanitario, ha detto la Aghjayan:

"Ti serve solo un buon paio di scarpe da cammino, e puoi uscire e muovere il tuo corpo".

 

 

 


Fonte: Patrick Monahan in University of Pittsburgh (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Sarah Aghjayan, Themistokles Bournias, Chaeryon Kang, Xueping Zhou, Chelsea Stillman, Shannon Donofry, Thomas Kamarck, Anna Marsland, Michelle Voss, Scott Fraundorf, Kirk Erickson. Aerobic exercise improves episodic memory in late adulthood: a systematic review and meta-analysis. Communications Medicine, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.