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Livelli più elevati di antiossidanti legati a rischio minore di demenza

Le persone con più antiossidanti nel sangue possono avere meno probabilità di sviluppare la demenza, secondo uno studio pubblicato il 4 maggio 2022 su Neurology®.

Lo studio ha scoperto che le persone con più antiossidanti luteina, [[zeaxantina] e beta-criptoxantina nel sangue avevano meno probabilità di sviluppare la demenza decenni più tardi rispetto alle persone con livelli più bassi di tali sostanze.


Luteina e zeaxantina si trovano nelle verdure verdi e a foglia larga come cavolo, spinaci, broccoli e piselli. La beta-crryptoxantina si trova nei frutti come arance, papaia, mandarini e cachi.


"Migliorare il funzionamento cognitivo delle persone è un'importante sfida della sanità pubblica"
, ha affermato la prima autrice dello studio May A. Beydoun PhD/MPH, del National Institute on Aging di Baltimora, nel Maryland. “Gli antiossidanti possono aiutare a proteggere il cervello dallo stress ossidativo, che può causare danni alle cellule. Sono necessari ulteriori studi per verificare se l'aggiunta di questi antiossidanti può aiutare a proteggere il cervello dalla demenza".


Lo studio ha coinvolto 7.283 persone che avevano almeno 45 anni all'inizio dello studio, sottoposte a esame fisico, intervista e esami del sangue per rilevare i livelli di antiossidanti all'inizio dello studio. Sono stati quindi seguiti per una media di 16 anni per vedere chi sviluppava la demenza.


I partecipanti sono stati divisi in tre gruppi in base ai livelli di antiossidanti nel sangue. Le persone con le quantità più alte di luteina e zeaxantina avevano meno probabilità di sviluppare la demenza rispetto a quelle con i livelli più bassi.


Ogni aumento di deviazione standard nei livelli di luteina e zeaxantina, circa 15,4 micromoli/litro, si è associato a una riduzione del 7% del rischio di demenza. Per la beta-criptoxantina, ogni aumento di deviazione standard dei livelli, circa 8,6 micromoli/litro, era associato a un rischio ridotto del 14% di demenza.


"È importante notare che l'effetto di questi antiossidanti sul rischio di demenza si è ridotto in qualche modo quando abbiamo preso in considerazione altri fattori come l'istruzione, il reddito e l'attività fisica, quindi è possibile che tali fattori possano aiutare a spiegare la relazione tra i livelli di antiossidanti e la demenza", ha detto la Beydoun.


Una limitazione dello studio è che i livelli di antiossidanti si sono basati su una misurazione dei livelli ematici e potrebbero non riflettere i livelli delle persone nel corso della loro vita.

 

 

 


Fonte: American Academy of Neurology (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: May Beydoun, ...[+6], Alan B. Zonderman. Association of Serum Antioxidant Vitamins and Carotenoids With Incident Alzheimer Disease and All-Cause Dementia Among US Adults. Neurology, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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