Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Quali attività ricreative sono legate a un basso rischio di demenza?

Le attività del tempo libero, come leggere un libro, fare yoga e trascorrere del tempo con familiari e amici, possono aiutare a ridurre il rischio di demenza, secondo una nuova meta-analisi pubblicata il 10 agosto 2022 su Neurology®. La meta-analisi ha esaminato gli studi disponibili sugli effetti delle attività cognitive, fisiche e sociali sul rischio di demenza.


"Studi precedenti avevano dimostrato che le attività del tempo libero sono associate a vari benefici per la salute, come un rischio inferiore di cancro, una riduzione della fibrillazione atriale e la percezione della persona del proprio benessere"
, ha affermato l'autore dello studio Lin Lu PhD, del 6° Ospedale dell'Università di Pechino in Cina. “Tuttavia, vi sono prove contrastanti del ruolo delle attività ricreative nella prevenzione della demenza. La nostra ricerca ha scoperto che le attività di svago come l'artigianato, lo sport o il volontariato erano legate a un rischio ridotto di demenza".


La meta-analisi ha comportato una revisione di 38 studi di tutto il mondo che hanno coinvolto un totale di oltre 2 milioni di persone che non avevano la demenza. I partecipanti sono stati seguiti per almeno tre anni.


I partecipanti hanno fornito informazioni sulle attività del tempo libero attraverso questionari o interviste. Le attività ricreative sono state definite come quelle in cui le persone si sono impegnate per divertimento o benessere e sono state divise in attività mentali, fisiche e sociali.


Durante gli studi, 74.700 persone hanno sviluppato la demenza.


Dopo aver aggiustato i dati per fattori come età, sesso ed educazione, i ricercatori hanno scoperto che le attività del tempo libero erano collegate a un rischio ridotto di demenza. Coloro che si sono impegnati in attività per il tempo libero avevano un rischio inferiore del 17% di sviluppare la demenza rispetto a quelli che non si sono impegnati in attività per il tempo libero.


L'attività mentale consisteva principalmente in attività intellettuali e includeva leggere o scrivere per piacere, guardare la televisione, ascoltare la radio, fare giochi o suonare strumenti musicali, usare un computer e fare artigianato. I ricercatori hanno scoperto che le persone che hanno partecipato a queste attività avevano un rischio di demenza inferiore del 23%.


Le attività fisiche includevano camminare, correre, nuotare, andare in bicicletta, usare macchine per esercizi, praticare sport, yoga e ballare. I ricercatori hanno scoperto che le persone che hanno partecipato a queste attività avevano un rischio di demenza inferiore del 17%.


Le attività sociali si riferivano principalmente alle attività che riguardano la comunicazione con gli altri e includevano frequentare un corso, entrare in un club sociale, fare volontariato, visitare parenti o amici o frequentare attività religiose. I ricercatori hanno scoperto che le persone che hanno partecipato a queste attività avevano un rischio di demenza inferiore del 7%.


"Questa meta-analisi suggerisce che essere attivi ha benefici e ci sono molte attività che sono facili da incorporare nella vita quotidiana che possono essere utili per il cervello", ha detto Lu. “La nostra ricerca ha scoperto che le attività del tempo libero possono ridurre il rischio di demenza. Studi futuri dovrebbero includere campioni di dimensioni maggiori e tempi di studio più lunghi per rivelare più collegamenti tra attività ricreative e demenza".


Una limitazione dello studio era che le persone hanno auto-riferito la propria attività fisica e mentale, quindi potrebbero non aver ricordato e riportato correttamente le attività.

 

 

 


Fonte: American Academy of Neurology (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Sizhen Su, ...[+10], Lin Lu. Leisure Activities and the Risk of Dementia: A Systematic Review and Meta-Analysis. Neurology, 10 Aug 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.