Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Rotture al DNA 'spazzatura' danno nuove informazioni sui disturbi neurologici

Il DNA 'spazzatura' potrebbe sbloccare nuovi trattamenti per i disturbi neurologici cisto che gli scienziati scoprono che le sue rotture e le sue riparazioni influenzano la nostra protezione contro le malattie neurologiche.

Brain and DNA

Una ricerca rivoluzionaria eseguita all'Università di Sheffield fornisce importanti nuove informazioni sul cosiddetto 'DNA spazzatura', quello ritenuto finora non essenziale per la codifica del nostro genoma, e su come influisce sui disturbi neurologici come la Malattia del Motoneurone (MND) e il morbo di Alzheimer (MA).


Fino ad ora, la riparazione da parte del corpo del DNA spazzatura, che può costituire il 98% del DNA, è stata ampiamente trascurata dagli scienziati, ma il nuovo studio pubblicato su Nature ha scoperto che è molto più vulnerabile alle rotture da danni ossidativi genomici di quanto si pensasse in precedenza. Ciò ha implicazioni vitali sullo sviluppo dei disturbi neurologici.


I ricercatori hanno anche identificato il percorso di come si formano e si riparano le rotture ossidative, la cui riparazione nel DNA spazzatura è essenziale per consentire al corpo di produrre proteine ​​che ci proteggono dalle malattie.


Lo stress ossidativo è una conseguenza inevitabile del metabolismo cellulare e può essere influenzato da fattori come dieta, stile di vita e ambiente. A lungo termine, lo stress ossidativo può causare danni alle cellule, alle proteine ​​e al DNA del corpo, accelerando il processo di invecchiamento e contribuendo allo sviluppo di malattie neurologiche come la demenza.


Si spera che questo studio possa aprire la strada a ulteriori ricerche che potrebbero potenzialmente aiutare ad accelerare il rilevamento di biomarcatori e consentire un intervento precoce per aiutare a prevenire l'insorgenza o la progressione di disturbi neurologici come il MA e la MND in coloro che hanno il gene rilevante.


Il prof. Sherif El-Khamisy, docente di Medicina Molecolare all'Università di Sheffield, cofondatore e vicedirettore dell'Healthy LifeSpan Institute, ha dichiarato:

“Il significato di riparare le rotture del DNA nel genoma non codificante invisibile aprirà un intero nuovo campo di ricerca, che comprende nuovi obiettivi per interventi terapeutici e biomarcatori. Puntare terapeuticamente i componenti del percorso può aiutarci a ritardare o trattare le malattie neurologiche come la demenza.

“Fino ad ora la riparazione di ciò che si pensava fosse DNA spazzatura è stata per lo più trascurata, ma il nostro studio ha dimostrato che potrebbe avere implicazioni vitali sull'insorgenza e la progressione di malattie neurologiche. La ricerca mostra anche che potrebbe avere implicazioni per rendere più efficaci i trattamenti per il cancro".


La prof.ssa Ilaria Bellantuono, condirettrice dell'Healthy LifeSpan Institute dell'Università di Sheffield, ha dichiarato:

“Questo lavoro è importante in quanto può permetterci di identificare nuovi farmaci per prevenire simultaneamente lo sviluppo di più malattie e aumentare la resilienza degli anziani".


La ricerca può avere importanti implicazioni anche per nuovi trattamenti per il cancro, in quanto i ricercatori ritengono che l'inibizione dell'attività di una componente chiave del percorso (NuMA) può aiutare a bloccare la sopravvivenza delle cellule dormienti cancerose non in divisione, che sono difficili da trattare.


Si prevede che la ricerca futura si baserà sul lavoro con i pazienti per studiare le varianti patogene legate a questo percorso, e sul lavoro con l'industria per sviluppare interventi terapeutici a cui possono aiutare coloro che hanno disturbi neurologici comuni come la demenza, il MA, la MND e la malattia di Huntington.

 

 

 


Fonte: University of Sheffield (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: S Ray, ...[+9], SF El-Khamisy. A mechanism for oxidative damage repair at gene regulatory elements. Nature, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.