Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Trovato legame genetico tra colesterolo HDL, pressione alta e rischio di Alzheimer

 

Si stima che il 40% dei casi di demenza sia potenzialmente prevenibile, se si modificano 12 fattori di rischio durante il corso della vita. Tuttavia, mancano prove solide per la maggior parte di questi fattori di rischio. Interventi efficaci dovrebbero puntare i fattori di rischio nel percorso causale verso la demenza.


L'obiettivo di un nuovo studio, condotto al Rigshospitalet, l'ospedale dell'Università di Copenhagen, era districare in modo completo aspetti potenzialmente causali dei fattori di rischio modificabili per il morbo di Alzheimer (MA) per guidare nuovi obiettivi di farmaci e una migliore prevenzione.


Lo studio di associazione genetica ha usato la randomizzazione mendeliana univariabile e multivariabile a 2 campioni, selezionando da consorzi genomici delle varianti genetiche indipendenti associate a fattori di rischio modificabili, come variabili strumentali.


I dati di esito per il MA sono stati ottenuti dall'European Alzheimer & Dementia Biobank (EADB), generati il 31 agosto 2021. Le analisi principali sono state condotte sui dati finali EADB diagnosticati clinicamente. Tutte le analisi sono state eseguite tra il 12 aprile e il 27 ottobre 2022. I principali esiti e misure di probabilità (OR, odd ratio) e IC al 95% per il MA sono stati calcolati per variazione di 1 unità di fattori di rischio determinati geneticamente.


La coorte diagnosticata EADB includeva 39.106 partecipanti con MA diagnosticato clinicamente e 401.577 partecipanti di controllo  senza MA. L'età media variava da 72 a 83 anni per i partecipanti con MA e da 51 a 80 anni per i partecipanti di controllo. Tra i partecipanti con MA, dal 54% al 75% erano donne e tra i partecipanti al controllo, dal 48% al 60% erano donne.


Le concentrazioni di colesterolo di lipoproteine ad alta densità (HDL), determinate geneticamente, sono state associate a un aumento delle probabilità di MA (OR per 1-SD = 1,10 [IC 95%, 1,05-1,16]). Pure la pressione arteriosa sistolica elevata, determinata geneticamente, è stata associata ad un aumento del rischio di MA dopo l'adattamento per la pressione arteriosa diastolica (OR per aumento di 10 mm Hg = 1,22 [IC 95%, 1,02-1,46]).


In una seconda analisi, fatta per ridurre al minimo la distorsione dovuta alla sovrapposizione del campione, l'intera UK Biobank è stata esclusa dal consorzio EADB; le probabilità di MA erano simili per il colesterolo HDL (OR per aumento di unità 1-SD = 1,08 [IC al 95%, 1,02-1,15]) e per la pressione arteriosa sistolica dopo aver regolato la pressione arteriosa diastolica (OR per aumento di 10 mm Hg = 1,23 [95% CI, 1.01-1.50]).


I ricercatori hanno concluso che questo studio di associazione genetica ha riscontrato nuove associazioni genetiche tra elevate concentrazioni di colesterolo HDL e una pressione arteriosa sistolica elevata con un rischio maggiore di MA.


Questi risultati possono ispirare nuovi obiettivi di farmaci e una migliore attuazione della prevenzione.

 

 

 


Fonte: Copenhagen University Hospital–Rigshospitalet via JAMA Network (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: European Alzheimer’s & Dementia Biobank Mendelian Randomization (EADB-MR) Collaboration. Genetic Associations Between Modifiable Risk Factors and Alzheimer Disease. JAMA Netw Open, 17 May 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)