Gli scienziati che studiano come cambia il senso dell'olfatto nell'invecchiamento, hanno scoperto che i neuroni sensoriali olfattivi negli ultrasessantenni mostrano una risposta imprevista all'odore che rende più difficile distinguere odori specifici, facendo diventare gli anziani vulnerabili alle sostanze chimiche pericolose e a una cattiva nutrizione.
"Abbiamo trovato chiari cambiamenti nelle risposte dei neuroni sensoriali olfattivi agli odori negli ultrasessantenni" ha detto il professor Diego Restrepo, Ph.D., direttore del Centro di Neuroscienze alla School of Medicine dell'Università del Colorado che ha guidato i ricercatori. "Quando abbiamo presentato due odori diversi ai neuroni sensoriali olfattivi di persone giovani, questi hanno risposto a uno o all'altro. I neuroni sensoriali dagli anziani hanno risposto a entrambi. Questo rende più difficile agli anziani distinguerli".
Secondo lo studio, pubblicato nell'ultimo numero di Neurobiology of Aging, coloro che perdono il senso dell'olfatto sono a più alto rischio di malnutrizione, poichè gusto e olfatto sono strettamente correlati, possono anche essere in grado di rilevare cibo avariato, perdite di gas o vapori tossici.
I ricercatori hanno esaminato 440 soggetti in due gruppi di età: inferiori a 45 anni e quelli di 60 e oltre. I loro neuroni sensoriali olfattivi (OSNs) sono stati testati per la risposta a due odori distinti così come a sottoinsiemi di quegli odori. Restrepo ha voluto determinare se le differenze legate all'età nella funzione dei OSNs possano contribuire ad una diminuzione del senso dell'olfatto. In collaborazione con il Centro Monell Chemical Senses di Philadelphia, i ricercatori hanno eseguito la biopsia delle cellule di entrambi i gruppi di età.
"Mentre le cellule dei donatori più giovani sono state molto selettive negli odori a cui hanno risposto, le cellule dei donatori anziani avevano maggiori probabilità di rispondere a multipli stimoli olfattivi ... suggerendo una perdita di specificità", dice lo studio. Gli scienziati si aspettavano di trovare meno OSNs nei soggetti più anziani e pensavano che i neuroni fossero meno propensi a rispondere agli stimoli. In effetti, hanno trovato altrettanti neuroni negli anziani e nei giovani, ma gli over 60 non potevano distinguere due odori, si fondevano assieme.
Lo studio suggerisce che cambiamenti nel naso e il cervello contribuiscono alla perdita dell'olfatto negli anziani, ha detto Restrepo.
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Fonte: Materiale della University of Colorado di Denver.
Riferimento: Nancy E. Rawson, George Gomez, Beverly J. Cowart, Andres Kriete, Edmund Pribitkin, Diego Restrepo. Age-associated loss of selectivity in human olfactory sensory neurons. Neurobiology of Aging, 2011; DOI: 10.1016/j.neurobiolaging.2011.09.036.
Pubblicato in ScienceDaily il 10 Novembre 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.
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