Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Energia cellulare pulita: i mitocondri possono generare più energia senza danni collaterali?

È possibile amplificare la produzione di energia dai mitocondri, le 'centrali energetiche' delle cellule, senza aumentare i sottoprodotti potenzialmente dannosi? Se fosse possibile, un tale metodo potrebbe trattare una serie di malattie neurodegenerative in cui si ritiene che i mitocondri alterati abbiano un ruolo centrale.

Alla ricerca della risposta, un team di scienziati dei Gladstone Institutes di San Francisco ha usato la tecnologia di modifica dei geni CRISPR per analizzare esattamente quali molecole sono responsabili della creazione di energia, e quelle che controllano la produzione di specie reattive dell'ossigeno (ROS), i sottoprodotti tossici comuni chiamati 'radicali liberi'.

Le loro scoperte, comparse su PNAS-Proceedings of the National Academy of Sciences, potrebbero portare a strategie per disaccoppiare la creazione di energia dalla produzione di ROS, aiutando lo sviluppo di terapie per malattie come Parkinson o Alzheimer.

"Capire come separare la produzione di energia dalla produzione di ROS è davvero fondamentale per il trattamento della disfunzione mitocondriale", afferma Ken Nakamura MD/PhD, l'investigatore dei Gladstone che ha guidato lo studio. "Ci sono molte condizioni, comprese le neurodegenerazioni, in cui potrebbe essere utile aumentare l'energia mitocondriale, ma senza danneggiare le cellule attraverso sottoprodotti tossici".

Quando i mitocondri generano energia cellulare da zuccheri e grassi, rilasciano ROS. Come l'inquinamento generato da una centrale elettrica, i ROS sono da tempo considerati sottoprodotti indesiderati ma difficili da prevenire. Sebbene i ROS svolgano alcune importanti funzioni biologiche, averne troppi è tossico per le cellule ed è collegato a molte malattie croniche e degenerative.

 

Squilibrio alla radice della malattia

Risolvere la questione di come aiutare i mitocondri a funzionare in modo più efficiente potrebbe farci arrivare a nuovi approcci terapeutici per le neurodegenerazioni e le condizioni come malattie cardiache, diabete e cancro. Ci sono anche implicazioni per l'invecchiamento sano, visto che i mitocondri diventano difettosi man mano che invecchiamo.

Tuttavia, in molti casi, è difficile capire esattamente come i mitocondri non funzionano: non stanno producendo abbastanza energia cellulare o stanno generando troppi ROS?

In precedenza il gruppo di Nakamura aveva analizzato cellule per scoprire tutti i geni coinvolti nella regolazione dei livelli di energia. Nel nuovo lavoro, si sono concentrati su circa 200 di questi geni. Usando la CRISPR, hanno lavorato nelle cellule tumorali per spegnere selettivamente l'espressione di ciascuno di questi geni e studiato ciò che accadeva ai livelli di ROS.

"Volevamo determinare quali molecole sono necessarie per la produzione di energia o per la produzione di ROS", afferma lo scienziato Neal Bennett, il primo autore del nuovo studio. "In questo modo, siamo riusciti a discernere i geni e i percorsi che possono cambiare quei sistemi in modo indipendente, il che potrebbe essere molto utile nel trattamento delle malattie".

In effetti, sebbene alcuni geni abbiano influenzato sia l'energia che la produzione di ROS, altri hanno avuto un effetto molto più forte su un prodotto rispetto all'altro.

Nel complesso, questi risultati offrono un punto di partenza avvincente per i ricercatori che vogliono sviluppare farmaci per controllare in modo indipendente l'energia mitocondriale e i ROS e per coloro che cercano di capire come la disfunzione mitocondriale è implicata nelle malattie.

Il team prevede di svolgere ulteriori ricerche sull'impatto dei livelli di ROS alterati sulla salute cellulare e capire se i loro risultati restano validi in altri tipi di cellule, come quelle cerebrali.

 

 

 


Fonte: Gladstone Institutes (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: NK Bennett, [+2], K Nakamura. Systems-level analyses dissociate genetic regulators of reactive oxygen species and energy production. PNAS, 11 Jan 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

Notizie da non perdere

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)