Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


"Rischi gravi e costi alti degli anticorpi monoclonali possono superare i benefici nell'Alzheimer"

Dei ricercatori hanno eseguito una meta-analisi di studi randomizzati di esperimenti che hanno confrontato l'uso di anticorpi monoclonali (MAB) amiloidi-riducenti in pazienti di Alzheimer, con una dose coerente con quella degli studi di Fase 3 (di approvazione della FDA), con l'uso di un placebo.

how monoclonal antibodies workCome lavorano gli anicorpi monoclonali.

Lo scopo era di valutare benefici e danni clinicamente significativi dei MAB in questi pazienti. Per essere inclusi in questa meta-analisi, gli esperimenti randomizzati e controllati dovevano includere partecipanti adulti con compromissione cognitiva o morbo di Alzheimer (MA) di qualsiasi gravità, e aver riferito almeno un beneficio clinicamente rilevante o un danno ai partecipanti dopo non meno di un anno.

Il team di ricerca ha identificato 19 di tali pubblicazioni che hanno valutato gli effetti di 8 diversi MAB su un totale di 23.202 partecipanti. Nessuno degli studi, né singolarmente né combinato con tutti gli altri, ha mostrato prove quantitative che i MAB abbiano migliorato le capacità funzionali cognitive o quotidiane oltre la soglia di differenze clinicamente importanti minime (MCID, minimal clinically important differences).

Al contrario, gli studi hanno indicato che i MAB causano costantemente danni statisticamente significativi e potrebbero aumentare il rischio per i pazienti di danni gravi come edema cerebrale, emorragia, eventi avversi gravi e morte. Inoltre, questi farmaci sono proibitivamente costosi (da $ 26.500 a $ 28.200 all'anno) e richiedono un regolare monitoraggio con risonanza magnetica (il cui costo è addizionale).

 

Cosa sapevamo già: la teoria secondo cui la deposizione di amiloide fa parte del percorso causale nello sviluppo del MA ha portato allo sviluppo di MAB per ridurre la deposizione di amiloide. L'approvazione della FDA di questi farmaci si basava principalmente sui miglioramenti delle misurazioni di laboratorio come scansioni e biomarcatori.

Tuttavia, l'incapacità dei MAB di fornire un miglioramento clinicamente significativo degli esiti orientati al paziente, come ridotta mortalità o morbilità, ha comportato controversie.

Precedenti revisioni sistematiche che avevano valutato l'efficacia e i danni dell'uso di MAB per colpire l'amiloide non includevano gli studi recenti che sono stati fondamentali per l'approvazione del farmaco e alcuni includevano studi di fase 1 e 2 con dosi diverse da quelle applicate negli studi successivi e non interpretavano i risultati nel contesto di differenze minime clinicamente importanti per gli esiti dei pazienti.

 

Cosa aggiunge questo studio: sebbene le prove basate su laboratorio mostrino che i MAB possono essere un trattamento promettente per la demenza di MA, concentrarsi su risultati effettivi dei pazienti, può farci capire meglio benefici e danni potenziali dell'uso dei MAB.

Questa meta-analisi degli studi clinici recenti che coinvolgevano insieme oltre 20.000 partecipanti con demenza di MA o disturbi cognitivi simili, suggerisce che i MAB non hanno dimostrato di portare a miglioramenti clinicamente significativi nelle capacità cognitive o funzionali e potrebbero potenzialmente causare gravi danni ai pazienti che assumono questi farmaci.

 

 

 


Fonte: American Academy of Family Physicians via EurekAlert! (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: MH Ebell, [+2], G Grasso. Clinically Important Benefits and Harms of Monoclonal Antibodies Targeting Amyloid for the Treatment of Alzheimer Disease: A Systematic Review and Meta-Analysis. Annals of Family Medicine, Jan 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 



Notizie da non perdere

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

I tuoi ricordi sono governati da timer nascosti nel tuo cervello

10.12.2025 | Ricerche

Uno dei compiti più essenziali del cervello è decidere quali esperienze immagazzinare co...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)