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Il luogo di residenza influenza il rischio di MCI?

Nei paesi a basso e medio reddito, il lieve deterioramento cognitivo (MCI, uno stato intermedio tra i normali segni di invecchiamento cognitivo e la demenza, che può o non può progredire) è costantemente associato a una maggiore disabilità e a sintomi neuropsichiatrici, ma non è ancora stato associato alla maggior parte dei fattori socio-demografici.

"Questo è uno dei primi studi, a nostra conoscenza, ad aver indagato sulla prevalenza di deterioramento cognitivo lieve, con relativi problemi di memoria, nei paesi a basso e medio reddito, dove la grande maggioranza delle persone anziane e quelle con demenza vivono attualmente", dicono gli autori.


Il gruppo di ricerca "10/66 Dementia" ha intervistato circa 15.000 persone sopra i 65 anni di età, che non avevano segni di demenza, di 8 paesi a basso e medio reddito: Cuba, Repubblica Dominicana, Perù, Messico, Venezuela, Puerto Rico, Cina e India. I partecipanti hanno completato schede di valutazioni standard della loro salute mentale, fisica e funzione cognitiva e i ricercatori hanno anche intervistato i parenti e i caregivers per avere ulteriori dettagli su eventuali perdite di memoria o cali di altre funzioni cognitive o sulla presenza di eventuali sintomi neuropsichiatrici.


Utilizzando un quadro clinico e un modello statistico, gli autori hanno scoperto che il decadimento cognitivo lieve con relativi problemi alla memoria è associato a disabilità, ansia, apatia, irritabilità, ma non con la depressione.

L'aumento dell'età o il livello di istruzione non sembrano essere collegati, ma gli autori hanno trovato che gli uomini avevano una prevalenza leggermente maggiore di decadimento cognitivo lieve rispetto alle donne. Inoltre, la prevalenza di questo tipo di decadimento cognitivo lieve varia dallo 0,8% in Cina al 4,3% in India, cinque volte di più. "Dopo la standardizzazione diretta per età, sesso e istruzione, con l'intera popolazione come riferimento, queste differenze non si sono attenuate notevolmente", ha detto uno degli autori.


Gli autori concludono: "E' necessaria un'ulteriore valutazione delle associazioni dei sintomi di disabilità e neuropsichiatrici in quanto i nostri risultati suggeriscono una comorbidità superiore al previsto e ci sono grandi numeri assoluti di anziani con decadimento cognitivo lieve con relativi problemi alla memoria in queste regioni del mondo altamente popolate e in rapido invecchiamento".


Fonte: PLOS, Febbraio, 2012

 

 

 

 


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Pubblicato in CBS42.com il 9 febbraio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

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