Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Ricercatori testano la soluzione 'zucchero' per l'Alzheimer

(Medical Xpress) - Rallentare o prevenire lo sviluppo dell'Alzheimer, un disturbo cerebrale fatale che potrebbe colpire una persona ogni 85 nel mondo entro il 2050, potrebbe essere semplice come garantire che siano mantenuti i livelli di zucchero di una proteina del cervello.

Questa è la conclusione che sette ricercatori, tra cui David Vocadlo, professore di chimica della Simon Fraser University e docente Canada Research in glicobiologia chimica, raggiungono sull'ultimo numero di Nature Chemical Biology.


La rivista ha pubblicato il documento più recente dei ricercatori "Aumentare la O-GlcNAc rallenta la neurodegenerazione e stabilizza la tau dall'aggregazione. Vocadlo e i suoi colleghi descrivono come hanno usato un inibitore creato chimicamente (Thiamet-G) per impedire all' O-GlcNAcase, un enzima naturale, di vuotare le molecole di zucchero della proteina Tau. "Il pensiero generale nella scienza", dice Vocadlo, "è che la Tau stabilizza le strutture del cervello chiamate microtubuli, specie di autostrade all'interno delle cellule che permettono loro di spostare in giro delle cose".


Precedenti ricerche hanno dimostrato che il legame di queste molecole di zucchero alle proteine, come la Tau, nelle cellule è essenziale. In realtà, dice Vocadlo, i ricercatori hanno provato, senza riuscirci, ad allevare topi senza queste molecole di zucchero attaccate alle proteine.


Vocadlo, un abile giocatore di scacchi nel tempo libero, sta avendo grande successo dando scacco matto a enzimi molesti con inibitori che lui e i suoi studenti stanno creando nel laboratorio del Dipartimento di Chimica di Glycobiology Chemical della SFU. Ricerche precedenti a quella di Vocadlo avevano evidenziato che i ciuffi di Tau nel cervello di Alzheimer non hanno quasi più niente di questo zucchero attaccato, e l'O-GlcNAcase è l'enzima che li sta derubando. Tale agglomerazione è un evento precoce nello sviluppo di Alzheimer e il numero di ciuffi è correlato alla gravità della malattia.


Scott Yuzwa e Xiaoyang Shan, dei laureati nel laboratorio di Vocadlo, primi co-autori di questo articolo, hanno scoperto che il Thiamet-G blocca il O-GlcNAcase dal rimuovere gli zuccheri dalla Tau nei topi che avevano bevuto acqua con una dose giornaliera dell'inibitore. Il team di ricerca ha scoperto che i topi trattati con l'inibitore hanno avuto un minor numero di ciuffi di Tau e hanno mantenuto sano il cervello.


"Questo lavoro mostra che mirare all'enzima O-GlcNAcase con gli inibitori è un nuovo approccio in grado potenzialmente di trattare l'Alzheimer"
, dice Vocadlo. "Questo è di vitale importanza in quanto, ad oggi, non ci sono trattamenti per rallentarne la progressione. E' necessario un grande sforzo per affrontare questa malattia e di dovrebbero perseguire diversi approcci per massimizzare la possibilità di combatterla con successo. Nel breve termine, abbiamo bisogno di sviluppare migliori inibitori dell'enzima e testarli nei topi. Una volta che avremo inibitori migliori, possiamo testarli clinicamente".

 

 

 

 

*************************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

************************
Fonte: Materiale della Simon Fraser University

Riferimento: Nature Chemical Biology, DOI:10.1038/nchembio.797

Pubblicato in Physorg.com il 26 febbraio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)