Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuova scoperta sulle cellule staminali può portare a invertire i danni dell'Alzheimer?

Le cellule staminali neurali hanno ripristinato la memoria nei topi con sintomi cerebrali simili all'Alzheimer, hanno riferito ricercatori della University of California Irvine (UCI) Martedì, aprendo la strada all'eventuale trattamento dei malati umani.

L'annuncio, fatto alla Conferenza Internazionale dell'Alzheimer's Association a Vancouver, coinvolge le cellule staminali neurali, versatili anche se ancora in gran parte misteriose, cresciute in laboratorio alla StemCells Inc. di Newark in California.

Cellule staminali neurali umane. Courtesy del
professore Charles Limoli, radioterapia
oncologica della University of California Irvine.


I ricercatori della UCI e altri hanno dimostrato che le cellule possono diventare di molti altri tipi una volta iniettate nel corpo: ricostituire il movimento degli arti nei topi con spine schiacciate, fermare la cecità nei ratti e, ora, migliorare la memoria e le funzioni cerebrali nei topi allevati con i tipi di disturbi dell'Alzheimer.


"Probabilmente avete sentito parlare della particella di Dio su cui gli scienziati hanno lavorato"
, ha detto Martin McGlynn, presidente e CEO di StemCells Inc. "Questa non è esattamente la cellula di Dio, ma è un agente biologico incredibilmente affascinante".


Negli ultimi 12/18 mesi, gli scienziati che comprendono Frank LaFerla, direttore del UCI MIND, ha lavorato su un trattamento che comporta l'iniezione delle cellule staminali neurali nel cervello di due tipi di "modelli" di topo: quelli allevati per modellare gli effetti dell'Alzheimer, e quelli allevati per modellare la perdita di neuroni in una parte del cervello nota come ippocampo. "Entrambi i modelli animali hanno riportato un miglioramento del funzionamento della memoria, in modo statistico", ha detto McGlynn. Matthew Blurton-Jones, assistente professore di neurobiologia e comportamento alla UCI, ha presentato i risultati del lavoro sull'Alzheimer Martedì alla conferenza dell'Alzheimer's Association.


Parte dell'obiettivo degli scienziati era capire se le cellule neurali umane poste nei topi funzionano bene come le cellule neuronali del topo. "Questa è una delle cose affascinanti di questo lavoro", ha detto McGlynn. "Sembrano, odorano, camminano, ballano come una cellula umana staminale neurale, (ma) sono completamente regolamentate e sottomesse al topo ospitante". Le cellule prendono spunti dal corpo in cui sono posizionate, e dall'ambiente cellulare circostante, per rigenerare il tessuto e la funzione nella zona.


Esse sono al centro di un trattamento per le lesioni del midollo spinale, sviluppato da StemCells Inc. e dal team di ricerca marito-moglie di Brian Cummings e Aileen Anderson della UCI, che è ora in fase di sperimentazione su pazienti umani negli studi clinici in Svizzera. Le cellule sono derivate da tessuto cerebrale donato di feti abortiti chirurgicamente, ha detto McGlynn, e possono crescere rapidamente in laboratorio, usate in una varietà di ambienti scientifici. "Si può far crescere miliardi di cellule in una banca di cellule e mantenerle crioconservate", ha detto.


Il trattamento potrebbe anche offrire un nuovo approccio per arginare gli effetti dell'Alzheimer. Anche se gran parte della ricerca si concentra sulla riduzione delle placche che si accumulano nel cervello dei malati di Alzheimer, il trattamento con cellule staminali sembra ignorare le placche, lasciandole inalterate, e comunque migliorare la memoria, suggerendo che il danno da Alzheimer potrebbe essere fatto prima nella progressione della malattia, prima che le placche formino i grumi evidenti. "Questo potrebbe essere un potente strumento per l'armamentario generale da portare in battaglia nella lotta contro l'Alzheimer", ha detto McGlynn, anche se ha ammonito che "non stiamo necessariamente suggerendo che questa è una cura per l'Alzheimer, o che questo è un proiettile d'argento [l'arma finale]".


La StemCells Inc. e gli scienziati della UCI sono ora in attesa di una decisione dell'Istituto della California per la Medicina Rigenerativa che deve decidere se approvare le sovvenzioni che porterebbero alla sperimentazione umana del trattamento di Alzheimer.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Pubblicato da Pat Brennan in The Orange County Register il 17 Luglio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.