Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Proteina anomala individuata: può aiutare diagnosi e trattamento di SLA e demenza frontotemporale

La sclerosi laterale amiotrofica (SLA o morbo di Lou Gehrig), e la demenza frontotemporale (FTD) sono malattie neurodegenerative devastanti senza  un qualsiasi trattamento efficace.

I ricercatori iniziano a riconoscere l'ALS e la FTD come parte di un spettro di disturbi con sintomi che si sovrappongono. Ora ricercatori riferiscono, nell'edizione online del 12 Febbraio della rivista Neuron di Cell Press, la scoperta di una proteina anomala che si forma inizialmente a causa di anomalie genetiche e poi si accumula nel cervello di molti pazienti con entrambe le malattie.


L'immunoistochimica di tessuto post-mortem rivela
inclusioni neuronali di C9RANT nel cervello dei
pazienti con c9FTD/ALS. (Credit: Neuron, Ash et al.)


"Nell'individuare la nuova proteina che si accumula anormalmente nel cervello dei pazienti affetti, abbiamo scoperto un nuovo bersaglio terapeutico potenziale e un biomarcatore che potrebbe permettere ai medici di confermare la diagnosi delle malattie", dice l'autore senior Dr. Leonard Petrucelli, docente di Neuroscienze alla Mayo Clinic in Florida.


Analizzando il tessuto cerebrale di pazienti affetti da SLA o FTD, il dottor Petrucelli e il suo team hanno scoperto che la proteina anomala, che chiamano C9RANT, è generata a seguito di espansioni ripetute di nucleotidi nella regione non-codificante del gene C9ORF72.


Queste espansioni sono la causa più comune di SLA e FTD. "In poche parole, un errore nel processo cellulare altamente regolato, attraverso cui si generano le proteine, provoca la produzione anomala di C9RANT", spiega il Dott. Petrucelli.


I ricercatori hanno scoperto la proteina C9RANT dopo aver creato un nuovo anticorpo per rilevarla in modo specifico. Rilevare la C9RANT nel liquido cerebrospinale degli individui può essere un valido strumento diagnostico e prognostico per identificare i pazienti portatori delle espansioni ripetute di C9ORF72 e quindi permettere il monitoraggio della progressione della malattia in questi individui a rischio.


"Anche se resta da dimostrare che è la C9RANT a causare la morte cellulare o la tossicità associata con i sintomi della malattia, la nostra scoperta offre un potenziale bersaglio per prevenire la perdita neuronale ai pazienti portatori di ripetute espansioni di C9ORF72"
, dice il Dott. Petrucelli.


Il concetto che le proteine anomale si accumulano e possono essere tossiche per le cellule non è nuovo. In effetti, la proteina tau forma grovigli nell'Alzheimer e l'alfa-sinucleina forma grumi nel Parkinson. Proprio come le nuove terapie che si stanno sviluppando per abbattere gli aggregati proteici associati a queste malattie, può rivelarsi utile anche lo sviluppo di una strategia terapeutica che punti agli aggregati di C9RANT.

 

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.
The original English version EnFlag
of this article is here.

 

 

 

 


Fonte: Materiale della Cell Press, via EurekAlert!, a service of AAAS.

Riferimento:
Peter EA Ash, Kevin F. Bieniek, Tania F. Gendron, Thomas Caulfield, Wen-Lang Lin, Mariely DeJesus-Hernandez, Marka M. van Blitterswijk, Karen Jansen-West, Joseph W. Paul, Rosa Rademakers, Kevin B. Boylan, Dennis W. Dickson, Leonard Petrucelli. Unconventional Translation of C9ORF72 GGGGCC Expansion Generates Insoluble Polypeptides Specific to c9FTD/ALS. Neuron, 2013; DOI: 10.1016/j.neuron.2013.02.004.

Pubblicato in Science Daily il 12 Febbraio 2013 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)