Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Pillola da 3 centesimi riduce a metà il rischio di demenza?

Una pillola per la pressione del sangue che viene presa da decine di migliaia di pazienti potrebbe essere la chiave per vincere l'Alzheimer? La progressione della demenza può essere rallentata se i farmaci sono presi immediatamente.

Scienziati britannici ritengono che una compressa da 3 centesimi di sterlina al giorno potrebbe rallentare la progressione della malattia e combattere anche la devastante perdita di memoria.


Gli esperti dell'Università di Bristol sperano che il farmaco losartan sia così efficace che i pazienti con pressione alta del sangue, ai quali viene somministrato di routine, possano essere protetti dall'Alzheimer a lungo termine. Il Dr Pat Kehoe (nella foto), dell'università, sta lanciando un innovativo studio di quattro anni da £ 2 milioni di sterline. Dice: "Senza voler andare troppo avanti, se si scoprirà che funziona come ci aspettiamo, il bello di questo farmaco è che è già disponibile ed è a buon mercato".


Una precedente ricerca ha scoperto che le persone con losartan per la pressione alta sembrano anche essere significativamente protette dalla demenza - ed in effetti si pensa che riduca drasticamente il rischio di ben il 50 per cento. Ora gli scienziati sperano di testare il farmaco su malati di demenza. Essi credono che il losartan possa rallentare l'Alzheimer migliorando il flusso di sangue nel cervello e alterando i percorsi chimici che causano danni alle cellule cerebrali, restringimento del cervello e problemi di memoria.


L'esperimento clinico del losartan sarà ospitato al North Bristol NHS Trust e guidato da accademici provenienti dalle università di Bristol, Cambridge e della Queen di Belfast. Il Dr Kehoe, a capo del gruppo congiunto del Dementia Research Group di Bristol, ha detto: "Gli attuali trattamenti di Alzheimer trattano solo temporaneamente gli squilibri specifici nel cervello, ma non esiste una cura. L'esperimento, che coinvolge centri di ricerca di demenza in almeno 10 città del Regno Unito, dovrebbe fornire la prima prova reale del potenziale beneficio del losartan".


Parlando del losartan, dice: "Le persone che hanno la pressione alta possono averlo prescritto molto prima nella vita, quando capiamo che possono verificarsi alcuni dei cambiamenti precoci dell'Alzheimer, ma non si può facilmente rilevare perché non si sono manifestati i problemi di memoria". Studi precedenti hanno dimostrato che la riduzione del flusso sanguigno cerebrale è una caratteristica dell'Alzheimer comune e precoce e contribuisce al fallimento della memoria.


Il losartan, e i farmaci correlati che lavorano in modo simile, bloccano una sostanza chimica naturale chiamata angiotensina II che impedisce il rilascio di prodotti chimici vitali per la memoria nel cervello. Il nuovo processo utilizzerà le scansioni cerebrali su circa 230 pazienti per misurare se il losartan aiuta a ridurre il restringimento del cervello, che è fortemente legato a ridotte funzioni di memoria, e per scoprire se il farmaco migliora la memoria e la qualità della vita.


Con un terzo dei britannici oltre i 65 anni a rischio di sviluppo della malattia degenerativa del cervello, la lotta per trovare un trattamento efficace è sempre più urgente. Il dottor Simon Ridley, direttore della ricerca di Alzheimer's Research UK, dice: "La prova finale di qualsiasi strategia per un nuovo potenziale trattamento è il successo negli studi clinici, quindi è incoraggiante vedere che questo processo sta per iniziare. Alzheimer's Research UK ha finanziato alcune ricerche preliminari in questo settore e siamo molto interessati a vedere se i risultati di questi studi si tradurranno in vantaggi per il paziente".


L'Alzheimer è la causa di più della metà dei casi di demenza, che colpisce circa 800.000 persone nel Regno Unito. La progressione della malattia può essere rallentata se i farmaci sono presi immediatamente appena vi sono segni di deterioramento mentale. Un trattamento farmacologico precoce può ritardare l'insorgenza dei sintomi più gravi, come i problemi di comunicazione, perdita di memoria e sbalzi d'umore [ndt: questi effetti sono soggettivi, molto parziali e a volte si trasformano in peggioramenti].


Gli stessi fattori di rischio per le malattie cardiache in mezza età - come il fumo e l'ipertensione - possono anche accelerare il declino delle funzioni cerebrali. Circa 60.000 persone prendono il losartan nel Regno Unito ogni anno per abbassare la pressione sanguigna.

 

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.
The original English version EnFlag
of this article is here.

 

 

 

 


Pubblicato da Jo Willey in Express.co.uk il 6 Marzo 2013 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)