Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scoperta nuova malattia metabolica che può portare a demenza

Un team internazionale di scienziati, che comprende ricercatori della School of Medicine della University of Colorado e dell'Ospedale dei Bambini del Colorado, ha scoperto una nuova malattia legata all'incapacità di elaborare la vitamina B12. La malattia è rara, ma può essere devastante.


"Alcune persone affette da patologie ereditarie rare non possono elaborare la vitamina B12 correttamente", dice Tamim Shaikh, PhD, ricercatore genetista della CU e autore di un articolo sulla nuova malattia. "Questi individui possono finire per avere gravi problemi di salute, tra cui ritardo nello sviluppo, epilessia, anemia, ictus, psicosi e demenza".


La scoperta è importante perché potrebbe aiutare i medici a diagnosticare la malattia e, alla fine, potrebbe portare alla prevenzione o al trattamento. Ma la storia è più lunga di così.

Un ragazzo di 9 anni del Colorado di nome Max Watson, che a causa della sua malattia metabolica utilizza un computer per comunicare, è stato il primo paziente in cui è stata fatta questa scoperta. La sua sorella maggiore Abbey di 15 anni, ha operato come volontaria nel laboratorio della CU che ha contribuito a realizzare questa svolta medica. I suoi genitori hanno collaborato con lo studio, ben sapendo che i risultati probabilmente non avrebbero aiutato il loro figlio, ma avrebbero potuto aiutare pazienti futuri.


La scoperta, pubblicata ieri su The American Journal of Human Genetics, illustra il complesso, e relativamente nuovo, regno di scoperte mediche dove i ricercatori scrutano il patrimonio genetico dei pazienti per discernere ciò che è sbagliato a causa di una malattia. La vitamina B12 è anche chiamata cobalamina e quindi la nuova malattia si chiama cobalimina X, o cblX. Presente negli alimenti come latte, uova, pesce e carne, la B12 è essenziale per la salute umana, perché aiuta il corpo a convertire il cibo in carburante. E' vitale per il sistema nervoso e per produrre globuli rossi.


Max è nato con sintomi che sembravano un problema con la B12, chiamato carenza di cobalamina C o cblC in breve, che, come la sua controparte di recente scoperta, può evidenziarsi nell'utero. Il gene della cblC è stato scoperto da ricercatori che hanno studiato diverse centinaia di pazienti con sintomi simili. Alcuni di questi pazienti, tuttavia, non avevano la mutazione genetica comune ai pazienti di cblC. E alcuni, come Max, avevano sintomi che non corrispondevano del tutto.


"Sapevamo fin dall'inizio che c'era qualcosa di strano in questo paziente", afferma Johan Van Hove, MD, professore del Dipartimento di Pediatria della CU, che ha visto Max quando il ragazzo aveva solo pochi mesi di vita. Max è stato etichettato come malato di cblC, ma Van Hove e gli altri del team di esperti del metabolismo al Children Hospital Colorado avevano i loro dubbi. Alcuni dei sintomi di Max sembravano troppo gravi per quella diagnosi.


Così Shaikh, un professore associato nel dipartimento di pediatria della facoltà di medicina, e i colleghi della CU, hanno usato quello che viene chiamato sequenziamento genetico generazionale per approfondire il DNA di Max. Hanno inoltre esaminato i geni di pazienti che non rientrano nel modello cobalamina C, ottenuto da partner del National Institutes of Health e in Canada e Svizzera. Tutti quei pazienti erano portatori di mutazioni non identificate prima. Il problema era dovuto a difetti in un gene progettato per controllare il funzionamento di un enzima che, a sua volta, aiuta il corpo a metabolizzare la B12.


L'articolo fornisce un nome alla malattia di Max - cblX - perché il gene si trova sul cromosoma X. "Questa scoperta porterà alla corretta diagnosi di questa malattia genetica grave e cambierà il modo di dare consulenza genetica a queste famiglie", dice il co-autore dello studio David Rosenblatt, MD, dell'Istituto di Ricerca dell'Health Centre della McGill University. "Esso aiuta anche a spiegare come la vitamina B12 funziona nel corpo, anche per quelli senza il disturbo".


La ricerca porta le cose ad una nuova fase, dice Van Hove, perché "quando si capisce come funziona il sistema, quello è l'inizio per fornire il trattamento più logico". Il passo successivo, aggiunge Shaikh "è determinare come le mutazioni nel gene portano ai sintomi osservati nei pazienti con cblX, sperando di capire meglio la malattia e - un giorno - essere in grado di prevenirla o curarla".


Per Shaikh, la scoperta significa più che risolvere un puzzle genetico. "I ricercatori di laboratorio come me, di solito non arrivano a soddisfare con la loro ricerca le persone colpite. E' stato un privilegio incontrare i Watson", dice. "Si tratta di una famiglia straordinaria". Quando la sorella di Max, Abbey, una atleta molto conosciuta, ha visitato il laboratorio che stava indagando sulla malattia di suo fratello, Shaikh e il suo team hanno accolto la sua curiosità e l'hanno fatta partecipare alla ricerca. La madre di Max e il padre, Deana e Steve Watson, grati all'ospedale dei bambini per la cura ricevuta da Max e alla CU per aver guidato la ricerca, hanno fatto ciò che era necessario per sostenere il progetto.


Ma non è stato facile, visto che la scoperta non altera la condizione di Max. Egli ha bisogno di assistenza continua in tutti gli aspetti della cura quotidiana, tra cui una sedia a rotelle speciale e dispositivi per aiutarlo a stare in piedi e a spostarsi nel letto. Incapace di stare in classe, egli frequenta la scuola via internet in diretta, per la gioia dei compagni di classe che parlano con lui sullo schermo e conoscono il suo colore preferito che è il giallo.


"Siamo abbastanza realisti su tutto questo"
, dice Deana. "La vera ragione per cui abbiamo accettato fin dall'inizio qualsiasi tipo di studio è che forse, un giorno, con le scoperte su Max, un'altra famiglia non sarà in questa situazione. Siamo d'accordo con questo e orgogliosi che Max stia avendo una parte in tutto questo".

 

 

 

 

 


Fonte: University of Colorado Denver, via EurekAlert!, a service of AAAS.

Riferimento: Hung-Chun Yu, Jennifer L. Sloan, Gunter Scharer, Alison Brebner, Anita M. Quintana, Nathan P. Achilly, Irini Manoli, Curtis R. Coughlin, Elizabeth A. Geiger, Una Schneck, David Watkins, Terttu Suormala, Johan L.K. Van Hove, Brian Fowler, Matthias R. Baumgartner, David S. Rosenblatt, Charles P. Venditti, Tamim H. Shaikh. An X-Linked Cobalamin Disorder Caused by Mutations in Transcriptional Coregulator HCFC1. The American Journal of Human Genetics, 2013; 93 (3): 506 DOI: 10.1016/j.ajhg.2013.07.022

Pubblicato in Science Daily (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.