Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Trovato il gene che induce la formazione delle sinapsi nel cervello

I ricercatori della Johns Hopkins dicono di aver scoperto che un gene, già implicato nei disturbi del linguaggio umano e nell'epilessia, è necessario anche per la vocalizzazione e la formazione delle sinapsi nei topi.


La scoperta, dicono, incrementa la comprensione scientifica del modo in cui si sviluppa il linguaggio, così come del modo in cui si formano le sinapsi, le connessioni tra le cellule cerebrali che ci permettono di pensare.


Una descrizione dei loro esperimenti é apparsa su Science Express il 31 ottobre. Il gruppo guidato da Richard Huganir (Ph.D.), direttore del Dipartimento di Neuroscienze Solomon H. Snyder e ricercatore dell'Howard Hughes Medical Institute, si proponeva di studiare i geni coinvolti nella formazione delle sinapsi.


Gek-Ming Sia (Ph.D), socio di ricerca nel laboratorio di Huganir, ha inizialmente selezionato centinaia di geni umani in base ai loro effetti sulle cellule del cervello di topo coltivate in laboratorio. Sia ha scoperto che quando ha alzato il gene SRPX2 più degli altri, le cellule cerebrali hanno emesso nuove sinapsi.


Quando il gruppo di Huganir ha iniettato nei topi fetali un composto che blocca il SRPX2, i topi hanno mostrato un minor numero di sinapsi rispetto ai topi normali, anche da adulti, secondo i ricercatori. Inoltre, quando i cuccioli di topo carenti di SRPX2 sono stati separati dalle loro madri, essi non emettevano chiamate di soccorso acute come fanno gli altri cuccioli, indicando che mancava loro l'equivalente dei roditori della capacità iniziale di linguaggio.


L'analisi di altri ricercatori del genoma umano ha scoperto che le mutazioni del SRPX2 sono associate ai disturbi del linguaggio e all'epilessia, e quando il gruppo di Huganir ha iniettato il SRPX2 umano con le stesse mutazioni nei topi fetali, anch'essi avevano un deficit nella loro vocalizzazione come cuccioli.


Un altro gruppo di ricerca dell'Institut de Neurobiologie de la Méditerranée in Francia aveva in precedenza dimostrato che il SRPX2 interagisce con il FoxP2, un gene che si è guadagnata molta attenzione per il ruolo apparentemente cruciale nella capacità di linguaggio. Il team di Huganir l'ha confermato, mostrando che il FoxP2 controlla quanta proteina produce il gene SRPX2 ed in questo modo può influenzare il linguaggio.


"Il FoxP2 è famoso per il suo ruolo nel linguaggio, ma in realtà è coinvolto anche in altre funzioni", commenta Huganir. "Il SRPX2 sembra essere più specializzato nelle capacità del linguaggio". Huganir sospetta che il gene possa anche essere coinvolto nell'autismo, dal momento che i pazienti autistici hanno spesso problemi di linguaggio, e la condizione è stata collegata a difetti nella formazione delle sinapsi.


Questo studio è solo l'inizio per capire come agisce il SRPX2 sul cervello, dice Sia. "Ci piacerebbe sapere su quali altre proteine agisce, e come regola esattamente le sinapsi e consente lo sviluppo del linguaggio". Ha partecipato allo studio anche Roger Clem del Sinai School of Medicine. Questo studio è stato finanziato dal National Institute of Mental Health e dal National Institute of Neurological Disorders and Stroke.

 

 

 

 

 


Fonte: Johns Hopkins Medicine, via Newswise.

Riferimenti: G. M. Sia, R. L. Clem, and R. L. Huganir. The Human Language–Associated Gene SRPX2 Regulates Synapse Formation and Vocalization in Mice. Science, 31 October 2013 DOI: 10.1126/science.1245079

Pubblicato in newswise.com (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.