Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Invecchiare in modo attivo è molto più che fare esercizio fisico


La popolazione mondiale sta invecchiando rapidamente, e il numero crescente di anziani sfida le nostre strutture sociali, non ultimo il settore sanitario, che è il motivo per cui le autorità di molti paesi incoraggiano gli anziani a tenere stili di vita attivi e sani.


Ma equiparare rigidamente l'invecchiamento attivo alla salute è troppo restrittivo, come mostra una nuova ricerca eseguita all'Università di Copenhagen; gli anziani possono trarre benefici sociali e sanitari anche da attività che non si conformano necessariamente con le raccomandazioni ufficiali sullo stile di vita: il biliardo è un esempio.


"30 anni fa, nessuno si aspettava che gli anziani fossero attivi; al contrario veniva loro consigliato di non fare esercizio, in quanto si pensava fosse pericoloso. Giocare a carte era visto come l'attività più adatta. Oggi, ci si aspetta tutti di vivere una vita sana e attiva fino al giorno della morte - in buona salute - a 90 anni. La vecchiaia, in un certo senso, è stata annullata", dice Aske Juul Lassen, PhD, del Center for Healthy Aging all'Università di Copenaghen.


Aske Juul Lassen ha appena difeso la sua tesi di dottorato intitolata «L'invecchiamento attivo e la scomparsa della vecchiaia» per la quale ha condotto il lavoro sul campo in due centri di attività per anziani di Copenhagen e ha analizzato documenti ufficiali sulle politiche dell'OMS e dell'Unione Europea in materia di invecchiamento attivo.


"Ho paragonato le percezioni dell'UE e dell'OMS sull'invechiamento con le attività quotidiane che ho osservato tra gli anziani. Gli anziani fanno un sacco di cose, che io considero invecchiamento attivo e che danno loro una migliore qualità di vita, ma sono anche attività che non sarebbero mai caratterizzate come «sane» da parte delle autorità sanitarie. La questione è definire il «buon invecchiamento» e il modo in cui organizziamo la società per le generazioni che invecchiano".

 

Anche biliardo e birra possono essere invecchiamento attivo

Una delle attività quotidiane osservate da Aske Juul Lassen è il biliardo: in uno dei centri di attività per anziani, in cui ha condotto il lavoro sul campo, 10-15 uomini tra 70 e 95 anni si incontrano per giocare a biliardo quattro volte alla settimana.


"Giocare a biliardo fa parte spesso di un certo stile di vita - bere birra e liquori per esempio - e sono abbastanza sicuro che questo non è quello che intendevano OMS e UE quando hanno formulato le loro politiche di invecchiamento attivo. Ma il biliardo fa parte in effetti dell'invecchiamento attivo. Il biliardo è, prima di tutto, un'attività che questi uomini si godono a fondo e che migliora la qualità della loro vita, mentre li immerge nella loro comunità locale e li mantiene socialmente attivi".

"E il biliardo è, in secondo luogo, un esercizio molto adatto per gli anziani, perché il gioco alterna naturalmente periodi di attività e passività e questo significa che gli uomini possono continuare a giocare per ore. Non molti anziani possono sopportare l'attività fisica che dura cinque ore, ma il biliardo consente a questi uomini di spalmare la loro attività fisica sull'intero giorno", dice Aske Juul Lassen.

"Abbiamo quindi bisogno di un concetto più ampio e inclusivo dell'invecchiamento sano e attivo, che permetta agli anziani di far parte della comunità e che abbia un impatto positivo sulla loro vita quotidiana, sulla qualità della vita, e sulla salute generale. Si deve inoltre tener conto del fatto che gli anziani non costituiscono un gruppo omogeneo di persone: attività che per alcuni sembrano insormontabili sono del tutto naturali per altri".


Secondo Aske Juul Lassen, uno degli effetti collaterali positivi delle attività nei centri di attività per anziani è che le attività distraggono la loro mente dalle malattie; essi non si concentrano più così tanto sui loro disturbi quando sono impegnati nel biliardo o in alcune delle altre attività che i centri offrono.

 

 

 

 

 


FonteUniversity of Copenhagen - Faculty of Humanities  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)