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Se i tuoi famigliari hanno vissuto a lungo, accadrà anche a te?

Un nuovo studio condotto da ricercatori della University of Massachusetts ha scoperto che le malattie gravi associate a mortalità sono meno diffuse nelle famiglie di individui longevi rispetto alla popolazione generale.


Questi risultati sono emersi dal Long Life Family Study (LLFS), uno studio collaborativo internazionale sulle componenti genetiche e familiari dell'invecchiamento sano con sopravvivenza e longevità eccezionali. I risultati dello studio sono stati pubblicati il 5 marzo su The Journals of Gerontology, Series A: Medical Sciences.


Arlene Ash, PhD (professore di scienze quantitative della salute e capo della Divisione di Ricerca Biostatistica e  Servizi Sanitari), David Hoaglin, PhD (professore di scienze quantitative della salute), Aimee Kroll-Desrosiers, MS, e i colleghi della UMass Medical School, e i ricercatori della Boston University e della University of Southern Denmark, hanno scoperto che 7 condizioni sono significativamente meno comuni ai fratelli in una famiglia di longevi, rispetto ai controlli coetanei.


Tali condizioni includono: Alzheimer, frattura dell'anca, diabete, depressione, cancro alla prostata, insufficienza cardiaca e malattia renale cronica. Con un po' di incoerenza, i fratelli del LLSF avevano più probabilità di ricevere cure per artrite, cataratta, osteoporosi e glaucoma.


I coniugi, la prole e i coniugi della prole di questi fratelli longevi condividono un rischio significativamente più basso di Alzheimer, diabete e insufficienza cardiaca.


"Quindi sembrano essere in gioco sia fattori genetici che ambientali", ha detto la dott.ssa Ash. "Dal momento che la maggior parte della generazione successiva non ha ancora raggiunto i 75 anni di età, sarà interessante vedere se le evidenze iniziali di un vantaggio di salute, sia nei parenti genetici che in quelli coniugali di famiglie longeve, si rafforzano con l'invecchiamento della coorte".

 

 

 

 

 


Fonte: Sarah Willey in University of Massachusetts (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: A. S. Ash, A. R. Kroll-Desrosiers, D. C. Hoaglin, K. Christensen, H. Fang, T. T. Perls. Are Members of Long-Lived Families Healthier Than Their Equally Long-Lived Peers? Evidence From the Long Life Family Study. The Journals of Gerontology Series A: Biological Sciences and Medical Sciences, 2015; DOI: 10.1093/gerona/glv015

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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