Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Le attività ancora possibili in ogni fase dell'Alzheimer

Le attività ancora possibili in ogni fase dell'Alzheimer

Tra il pubblico generale, l'Alzheimer è di solito considerato una malattia crudele e devastante che distrugge le sue «vittime». Le priva della loro stessa umanità.

I caregivers possono cadere in un periodo di profonda depressione e sconforto al momento della diagnosi. Un altro sentimento che può insorgere è il dolore. Il caregiver può anche diventare arrabbiato per la situazione, arrabbiato con Dio che permette a una persona di avere questa malattia e talvolta arrabbiato anche con il proprio caro che ha la malattia.

Sì, sembra che l'Alzheimer sia una malattia devastante e che la persona con Alzheimer non potrà mai più godersi la vita.

Quando ho intervistato vari esperti sulla malattia, tuttavia, è emerso un quadro un po' diverso. Erano tutti d'accordo che, anche se l'Alzheimer è una malattia terribile, le persone afflitte possono avere, e hanno, ancora la capacità di godersi la vita, anche se per coloro che sono nelle fasi più avanzate della malattia può essere solo per periodi di tempo relativamente brevi.

Virginia Bell e David Troxel in The Best Friends Approach to Alzheimer’s Care [L'approccio da migliore amico alla cura dell'Alzheimer] hanno scritto che "è stata data troppa attenzione al «lato tragico» dell'Alzheimer. Questa è una malattia terribile. Eppure, soffermandosi sul negativo è fin troppo facile vittimizzare le persone con la malattia e accontentarsi di standard bassi di cura".

Ho intervistato Teepa Snow, una famosa esperta di caregiving di Alzheimer. Quando le ho chiesto se pensa che le persone con Alzheimer possono ancora godersi la vita, lei ha risposto: "Sì. Quasi tutte le persone affette da demenza, anche quelle nelle fasi avanzate della malattia, possono godersi la vita se hanno il giusto sostegno e ambiente".

L'intero libro Creating Moments of Joy: A Journal for Caregivers [Creare momenti di gioia: un giornale per i caregivers] di Jolene Brackey è dedicato a questo tema. Lei afferma: "Ho una visione. Una visione che presto potremo guardare oltre le sfide dell'Alzheimer e concentrare una parte maggiore delle nostre energie alla creazione di momenti di gioia". E aggiunge: "Non siamo in grado di creare una giornata perfettamente meravigliosa [per le persone che hanno l'Alzheimer], ma è assolutamente realizzabile creare momenti perfettamente meravigliosi; momenti che mettono il sorriso sui loro volti, un luccichio negli occhi, o scatenano ricordi [piacevoli]".

Carole Larkin, titolare di Third Age Services, è una manager di assistenza geriatrica specializzata nell'aiuto alle famiglie con problemi di demenza nell'area di Dallas / Ft. Worth. Quando le ho fatto la stessa domanda, ha risposto: "Assolutamente. Essi possono, e si godono la vita. Quel piacere, quando accade, è momento per momento, più o meno come noi ci godiamo la vita".

Tom e Karen Brenner, un team di marito e moglie esperti di caregiving di Alzheimer, formano familiari, caregivers professionali e personale medico all'uso di interventi d'avanguardia per le persone che hanno la demenza. Tom ha risposto alla mia domanda dicendo: "Sì. E la loro gioia nella vita si basa, in parte, su quanto noi godiamo di loro. È come una porta girevole - va in entrambe le direzioni".

Karen ha aggiunto: "Crediamo di poter raggiungere tutte le persone con Alzheimer, comprese quelle che altri considerano incapaci di comunicare in un qualsiasi modo. E' quasi sempre possibile comunicare, anche con persone che hanno perso le capacità verbali".

 

  • Le persone nelle prime fasi dell'Alzheimer
    Nelle prime fasi della malattia spesso è possibile condividere qualunque attività divertente che alla persona piaceva prima di sviluppare il morbo. Alcune attività possono avere bisogno di essere regolate, però, per adattarsi alle minori capacità mentali del proprio caro. Ad esempio, si potrebbe avere bisogno di fare una semplice partita a carte invece del bridge; la dama invece degli scacchi. Un altro esempio potrebbe essere fornire un puzzle con meno pezzi, e più grandi. (Questi puzzle sono disponibili su puzzlestoremember.org)

  • Le persone nelle fasi intermedie dell'Alzheimer
    Nelle fasi intermedie, le persone con Alzheimer possono avere più o meno le competenze mentali e sociali di un bambino. Anche se va bene fare le cose classiche (come guardare insieme vecchie foto o film), queste sono piuttosto passive. Con un po' di inventiva si può trovare il modo più attivo con cui trascorrere del tempo, come dare alla persona degli oggetti con cui giocare insieme. Le parole chiave sono 'giocare' e 'insieme'.

  • Le persone negli ultimi stadi della malattia
    Tepa Snow, in collaborazione con Senior Helpers, una società di assistenza domiciliare, ha sviluppato «Senior Gems», un sistema che classifica i pazienti affetti da demenza in 6 categorie, ognuna prende il nome da un gioiello. La tabella «Gems» mostra le caratteristiche di base delle persone ad ogni livello e fornisce suggerimenti per interagire con loro. Le «Perle» sono all'ultimo stadio della malattia.
    Secondo questa tabella, le «Perle» "gradiscono suoni e voci familiari piacevoli. A loro piace anche sentirsi caldi e confortevoli. Per le persone di questa categoria è utile leggere o parlare di bei ricordi. Potrebbero non capire le nostre parole, ma la nostra voce sarà calmante. Si potrebbe anche portare una nuova coperta morbidissima o un maglione per avvolgersi, o spazzolare loro i capelli e applicare una lozione sulla pelle".


Sì, le persone con Alzheimer possono avere, e anzi hanno, ancora la capacità di godersi la vita.

 

 

Questo saggio fa parte del prossimo libro di Marie Marley PhD, e Daniel C. Potts MD/FAAN, dal titolo "Finding Joy With People Who Have Alzheimer’s: New Hope for Caregivers" [Cercare l'allegria con le persone che hanno l'Alzheimer. Nuova speranza per i caregivers].

 

 


Fonte: Marie Marley in mariashriver.com (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)