Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Parte del puzzle della demenza frontotemporale e della SLA è nel trasporto cellulare

Un pezzo del puzzle della demenza frontotemporale e della SLA è nel trasporto cellulareAnticorpi circondano un motoneurone sano (a sinistra) e sono invece passati sulla membrana cellulare esterna nella SLA (a destra). Fonte: University of TorontoPur essendo la causa più comune della sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e della demenza frontotemporale (FTD), fino ad ora gli scienziati non capivano come un gene specifico potesse causare queste malattie devastanti.


Ora i ricercatori dell'Università di Toronto si sono avvicinati alla soluzione di questo puzzle incredibilmente complesso, offrendo speranze di un trattamento.


"Sapevamo che le mutazioni in un gene specifico causano il 40 per cento dei casi ereditari di SLA, ma ci sono pochi studi sulla funzione normale di questo gene", ha detto Janice Robertson, professoressa del Dipartimento di Medicina di Laboratorio e Patobiologia della Facoltà di Medicina. "Altri scienziati si sono concentrati sul modo in cui la mutazione del gene causa la malattia. Abbiamo sviluppato i primi anticorpi per tenere traccia di quello che fa questo gene nella cellula normale e in quella malata".


Usando questi anticorpi, la Robertson e il suo team hanno seguito le proteine ​​del gene chiave, il C9orf72. Essi hanno scoperto che una proteina specifica di questo gene potrebbe aiutare a trasportare altre proteine ​​essenziali dentro e fuori del nucleo di una cellula motoneurone, il centro di comando della cellula. Le loro scoperte sono state recentemente pubblicate su Annals of Neurology.


"Abbiamo visto che una proteina del C9orf72 circonda di norma il nucleo di una cellula motoneurone", ha detto la Robertson, che è anche scienziato del Centro Ricerca nelle Malattie Neurodegenerative dell'università. "Ma nella SLA o nella FTD, questa proteina si sposta sulla membrana esterna della cellula. Quando questa proteina è fuori posto, non può aiutare altre proteine ad entrare ed uscire dal nucleo della cellula e la cellula muore".


Questo trasporto di solito dipende da una cascata di eventi che assomiglia ad una staffetta. Il DNA (le istruzioni della cellula) viene convertito in RNA, che poi produce le proteine della cellula che le permettono di svolgere le sue funzioni. Proprio come un relè, quando una proteina dal C9orf72 scompare da attorno al nucleo, non può più aiutare il trasporto di altre proteine ​​essenziali che mantengono viva la cellula.


A seguire i ricercatori vogliono capire come il C9orf72 è coinvolto nel trasporto di queste proteine e potenzialmente puntare il percorso con un farmaco. "Questo percorso è puntato facilmente da farmaci già esistenti", ha detto il dottor Shangxi Xiao, primo autore della pubblicazione. "Se riuscissimo a ripristinare la funzione di questo percorso e indurre le proteine a tornare nel nucleo, potremmo sviluppare delle opzioni di trattamento".


Le scoperte notevoli della Robertson offrono speranza per il trattamento della SLA e della FTD. La SLA è una malattia neuromuscolare che inizia come una lieve debolezza muscolare e progredisce alla paralisi completa. La demenza frontotemporale è strettamente collegata alla SLA e porta alla perdita di memoria, cambiamenti di comportamento e a difficoltà di movimento e di parola.


"James Hunter è uno dei nostri sostenitori finanziari, ed è completamente paralizzato", ha detto la Robertson. "Egli usa gli occhi per comunicare attraverso un programma informatico, ma ora i suoi occhi hanno quasi smesso di muoversi. Questa è la SLA".


La Robertson ritiene che l'impatto di questa ricerca, e di quelle di altri, rivoluzionerà il trattamento per la SLA e la FTD. "Di recente ci sono stati 4 studi importanti, tutti focalizzati su questo percorso specifico. Ci stiamo avvicinando alla ricerca delle opzioni di trattamento", ha detto. "Vogliamo ringraziare coloro che sono coinvolti nella «James Hunter and Family ALS Initiative» e le famiglie che hanno donato i tessuti per la ricerca. In definitiva, il nostro obiettivo è trovare un trattamento per i pazienti che hanno disperatamente bisogno di più opzioni".

 

 

 


Fonte: Katie Babcock in University of Toronto (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Shangxi Xiao, Laura MacNair, Philip McGoldrick, Paul M. McKeever, Jesse R. McLean, Ming Zhang, Julia Keith, Lorne Zinman, Ekaterina Rogaeva, Janice Robertson. Isoform-specific antibodies reveal distinct subcellular localizations of C9orf72 in amyotrophic lateral sclerosis. Annals of Neurology, 2015; 78 (4): 568 DOI: 10.1002/ana.24469

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)