Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scienziati indicano 4 cibi che possono evitarci Alzheimer, cancro e Parkinson

Scienziati indicano 4 cibi che possono evitarci Alzheimer, cancro e Parkinson

Quattro alimenti con proprietà anti-invecchiamento potrebbero aiutare ad evitare il cancro, l'Alzheimer e il Parkinson. Questa è la visione degli scienziati che stanno dietro un nuovo significativo studio sul metabolismo cellulare.


Secondo gli esperti, piselli, mais, soia e formaggio blu contengono un composto naturale chiamato spermidina, che inverte il ritmo circadiano del corpo. Questo rende il corpo 'più giovane' e meno soggetto a malattie legate all'età.


Il dottor Gad Asher, del Weizmann Institute of Science in Israele, ha detto:

"Questa scoperta dimostra lo stretto intreccio tra orologi circadiani e metabolismo e apre nuove possibilità per interventi nutrizionali che modulano la funzione dell'orologio. La ritmicità circadiana deteriorata è stata collegata a una vasta gamma di malattie legate all'età, tra cui il cancro, l'Alzheimer, il Parkinson e l'infiammazione".


Lo studio pubblicato su Cell Metabolism, conclude che le poliammine, delle quali la spermidina è un esempio, sono molecole essenziali presenti in tutti gli organismi viventi, che derivano ​​da fonti alimentari e sono sintetizzate dalle nostre cellule. Esse regolano vari processi cellulari fondamentali come la crescita e la proliferazione cellulare.


Il dottor Asher sospettava che le poliammine potessero avere anche un ruolo nella biologia circadiana in quanto sono note per influenzare la funzione dell'orologio.


Quando ha trattato dei giovani topi con un farmaco che inibisce la sintesi delle poliammine, il loro orologio circadiano ha rallentato di circa 11 minuti al giorno rispetto ai topi giovani non trattati. Dall'altra parte, topi adulti che hanno ricevuto spermidina supplementare nell'acqua potabile avevano orologi che correvano circa otto minuti più veloci dei topi adulti non trattati.


Gli effetti delle poliammine sull'orologio circadiano sono meno pronunciati nei topi che nelle cellule a causa della stretta regolazione di questi composti critici nel loro contesto fisiologico naturale. Tuttavia, anche le deviazioni sottili del ritmo sono state associate ad una grande varietà di malattie metaboliche e legate all'età.


L'interrelazione tra i ritmi circadiani e il metabolismo può servire a mettere a punto e rafforzare la funzione dell'orologio, ha aggiunto:

"I nostri risultati si basano fondamentalmente su esperimenti con i topi e se fossero validi sugli esseri umani, avrebbero vaste implicazioni cliniche. La capacità di riparare l'orologio semplicemente attraverso un intervento nutrizionale, vale a dire l'integrazione con poliammine, è eccitante e ovviamente di grande potenziale clinico".


Ma Asher ha avvertito:

"Non posso raccomandare che le persone anziane si precipitino fuori a comprare qualsiasi cosa, soprattutto poliammine, fino a quando non saranno testate e provate negli esseri umani.

"Anche se si consumano elevate quantità di poliammine, come per le vitamine, un loro consumo eccessivo semplicemente non sarà assorbito o sarà secreto nelle urine, a meno che il corpo non ne abbia bisogno.

"Ma io immagino di sperimentare le poliammine in studi clinici come strumento contro una vasta gamma di malattie legate all'età negli esseri umani.

"Ci sono prove nelle mosche e nei topi che le poliammine estendono la durata della vita, e studi futuri potrebbero sostenere l'uso delle poliammine anche negli esseri umani".

 

 

 


Fonte: Jon Livesey in Mirror.co.uk (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Ziv Zwighaft, Rona Aviram, Moran Shalev, Liat Rousso-Noori, Judith Kraut-Cohen, Marina Golik, Alexander Brandis, Hans Reinke, Asaph Aharoni, Chaim Kahana, Gad Asher. Circadian Clock Control by Polyamine Levels through a Mechanism that Declines with Age. Cell Metabolism, Published Online: 08Oct2015. DOI: 10.1016/j.cmet.2015.09.011

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.