Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Smentito principio scientifico sull'amiloide-beta, sul quale si erano basati gli studi di farmaci di Alzheimer

Smentito principio scientifico sull'amiloide-beta, sul quale si erano basati gli studi di farmaci di AlzheimerForma a globulo che adottano gli aggregati iniziali di amiloide-beta (Foto: A. Arcella - IRB Barcellona)Scientific Reports, una rivista di Nature, ha recentemente pubblicato delle scoperte che contrastano gli studi fatti finora sugli aggregati iniziali formati dall'amiloide-beta, una proteina strettamente associata all'insorgenza e allo sviluppo dell'Alzheimer.


Lo studio, guidato da Natàlia Carulla, specialista in chimica biomedica all'Istituto di Ricerca in Biomedicina (IRB Barcellona), si è concentrato sul numero di molecole e sulla forma che assume questa proteina quando comincia a aggregarsi, un processo che porta alle cosiddette «fibrille Abeta», i principali componenti delle placche presenti nel cervello di coloro che soffrono di Alzheimer.


"La conoscenza completa del numero di unità e della conformazione dell'Abeta nelle fasi iniziali dell'aggregazione è fondamentale per progettare farmaci in grado di romperla o di impedirne la formazione", spiega Natàlia Carulla.


Il team dell'IRB Barcellona ha studiato l'aggregazione di due delle varianti più comuni di Abeta, cioè Abeta 40 e Abeta 42, che hanno rispettivamente 40 e 42 aminoacidi, e quest'ultima è la variante legata più strettamente all'Alzheimer.


La letteratura riporta che mentre l'Abeta 40 si auto-aggrega formando sequenze di dimeri (due unità), trimeri (tre unità) e tetrameri (quattro unità), l'Abeta 42 si auto-aggrega formando pentameri (cinque unità) e esameri (sei unità). Questi risultati sono stati citati migliaia di volte e di conseguenza numerosi studi si sono basati su questa premessa.


Tuttavia, i ricercatori dell'IRB Barcellona, Rosa Pujol-Pina e Sílvia Vilaprinyó-Pascual, i due primi autori dello studio, hanno osservato che Abeta 40 e Abeta 42 passano attraverso gli stessi esatti stati di aggregazione.


Gli autori sostengono che i risultati avuti finora erano influenzati dalla tecnica più utilizzata per studiare gli aggregati di Aβ. La tecnica in questione, SDS-PAGE, si caratterizza per la necessità di una piccola quantità di campione e viene quindi usata per gli studi più semplici.


Usando un nuovo approccio basato sulla spettrometria di massa e sulla modellazione computerizzata, in collaborazione con i gruppi dell'IRB Barcellona guidati da Marta Vilaseca e Modesto Orozco, rispettivamente, il team della Dott.ssa Carulla ha osservato che sia l'Abeta 40 che l'Abeta 42 formano dimeri, trimeri e tetrameri e che in queste fasi iniziali questi aggregati sono sferici senza una struttura definita.


"La struttura che abbiamo osservato contrasta con il tipo di struttura accettata finora, il cosiddetto foglio-beta. Va notato che finora la progettazione di farmaci si è basata sulla premessa di interferire con la struttura foglio-beta. Riteniamo che si debba riconsiderare questa strategia e consigliamo cautela quando si usa il metodo SDS-PAGE per studiare gli oligomeri Abeta", afferma Sílvia Vilaprinyó-Pascual.


Gli esperimenti sull'aggregazione sono stati effettuati con diverse tecniche, compresa la SDS-PAGE. "Questo studio porterà a riserve da parte della comunità scientifica ed è per questo che l'abbiamo approfondito e presentiamo dei dati metodologicamente robusti", dice Natàlia Carulla.


Il team della Carulla sta ora lavorando alla identificazione di molecole terapeutiche che impediscano la formazione dei primi aggregati di amiloide-beta.

 

 

 


Fonte: Institute for Research in Biomedicine-IRB (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Rosa Pujol-Pina, Sílvia Vilaprinyó-Pascual, Roberta Mazzucato, Annalisa Arcella, Marta Vilaseca, Modesto Orozco, Natàlia Carulla. SDS-PAGE analysis of Aβ oligomers is disserving research into Alzheimer´s disease: appealing for ESI-IM-MS. Scientific Reports, 2015; 5: 14809 DOI: 10.1038/srep14809

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.