Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuovo farmaco approvato per il cuore aumenta il rischio di Alzheimer

I pazienti con lieve insufficienza cardiaca si attendono benefici da un nuovo farmaco che può arrestare la progressione della malattia e ridurre il rischio di morte per cause cardiovascolari correlate.


Ma il farmaco (una compressa che combina gli agenti valsartan e sacubitril, e venduto con il nome commerciale Entresto dalla casa farmaceutica Novartis) potrebbe essere troppo bello per essere vero.


Lo affermano Arthur M. Feldman MD/PhD, Preside esecutivo della Lewis Katz School of Medicine alla Temple University (LKSOM) e Direttore Accademico del Sistema Sanitario della Temple University, e Laura H. Carnell professoressa di Medicina alla LKSOM.


In un articolo pubblicato online il 7 dicembre nel Journal of American Medical Association, il dottor Feldman e i colleghi della Thomas Jefferson University e della University of Florida avvertono che il valsartan/sacubitril potrebbe teoricamente aumentare il rischio di Alzheimer e di degenerazione maculare, una condizione accecante che influisce sulla retina dell'occhio.


L'articolo solleva queste preoccupazioni sul farmaco, che è stato approvato dalla US Food and Drug Administration in Luglio 2015. "Dati scientifici di base ci hanno indotto ad ipotizzare che gli effetti non previsti del valsartan/sacubitril possono causare un peggioramento dell'Alzheimer e potrebbero anche aggravare il corso della degenerazione maculare", ha spiegato il dottor Feldman. "I medici prescrivono questi farmaci senza la conoscenza di questi rischi teorici".


Il valsartan/sacubitril agisce inibendo l'enzima neprilisina (neprysilin), che di norma ha un ruolo cruciale nell'abbattere una vasta gamma di peptidi nelle cellule. Tra queste sostanze ci sono i cosiddetti peptidi natriuretici, che regolano le cicatrici e la crescita cellulare nel cuore quando è bloccata la neprilisina. A causa di tali attività, il valsartan/sacubitril può ritardare la progressione dello scompenso cardiaco in alcuni pazienti.


La neprilisina tuttavia normalmente degrada anche l'amiloide-beta, un peptide che può accumularsi nel cervello, dove contribuisce all'Alzheimer, oltre che negli occhi, dove è implicato nella degenerazione maculare. L'equilibrio tra la produzione e la bonifica di amiloide-beta è fondamentale per la patogenesi dell'Alzheimer e si sospetta che possa influenzare lo sviluppo della degenerazione maculare. In modelli animali, il blocco della neprilisina disturba l'equilibrio e aggrava lo sviluppo della patologia di Alzheimer.


Il valsartan/sacubitril è stato approvato per l'insufficienza cardiaca tramite il programma fast-track (corsia-veloce) della FDA, in cui i farmaci che promettono di soddisfare le esigenze mediche insoddisfatte sono sottoposti a un processo accelerato di revisione, accelerando la consegna di nuovi farmaci alla clinica. Negli studi che hanno portato all'approvazione del farmaco, non sono stati riportati eventi avversi correlati alla demenza.


Tuttavia, secondo il dottor Feldman ed i suoi colleghi, i pazienti sono stati seguiti per un periodo troppo breve per escludere con sicurezza i potenziali effetti negativi sulla funzione cognitiva o sulla visione, e non sono stati condotti test specifici per valutare se si erano verificati cambiamenti iniziali nella funzione cognitiva specifica dell'Alzheimer o nella degenerazione maculare.


Inoltre gli studi preclinici e le sperimentazioni del farmaco hanno coinvolto giovani scimmie e volontari umani normali. In entrambi i gruppi, la barriera emato-encefalica funziona come dovrebbe. In pazienti con insufficienza cardiaca, però, la barriera emato-encefalica è compromessa di frequente dall'ipertensione e da altre condizioni vascolari, permettendo ai farmaci di entrare nel sistema nervoso centrale.


La FDA ha richiesto alla Novartis di condurre una valutazione approfondita dei rischi cognitivi legati a valsartan/sacubitril in uno studio clinico in pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione preservata. Tuttavia, i dati provenienti da questo studio non saranno disponibili fino al 2022.


"La mia speranza è che nel frattempo i medici siano prudenti nell'uso di questo nuovo farmaco", ha detto il dottor Feldman. "I rischi sono teorici, ma tutte le precauzioni devono essere prese per evitarli. I risultati potrebbero essere devastanti per i pazienti".

 

 

 


Fonte: Temple University via Newswise (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Arthur M. Feldman MD/PhD, Julia A. Haller MD, Steven T. DeKosky MD. Valsartan/Sacubitril for Heart FailureReconciling Disparities Between Preclinical and Clinical Investigations. JAMA. Published online 07 Dec 2015. doi:10.1001/jama.2015.17632

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.