Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


E' la fabbrica di proteine della cellula il punto-chiave del declino cognitivo da vecchiaia e Alzheimer?

E' la fabbrica di proteine della cellula il punto-chiave del declino cognitivo da vecchiaia e Alzheimer?La vista ad alta potenza di una placca neuritica. Il centro denso della placca è il nucleo di amiloide-beta (colore magenta) e intorno ci sono i neuriti distrofici che contengono grovigli neurofibrillari composti di proteina tau. Intorno alla placca ci sono anche altri tipi di cellule, tra cui gli astrociti e le microglia / macrofagi. (Disegno del Dr. Stephen DeArmond / Univeristy of California San Francisco)

A meno che non si trovino nuovi trattamenti, si prevede che più di 100 milioni di persone in tutto il mondo saranno colpite dall'Alzheimer per il 2050. Visti i pochissimi nuovi farmaci in cantiere, i ricercatori stanno esplorando ogni possibile via alternativa per curare la malattia.


Uno dei ricercatori che stanno esplorando nuove strade è Riqiang Yan PhD, docente di ricerca biomedica del Dipartimento di Neuroscienze della Cleveland Clinic. Il Dr. Yan sta studiando come fermare la formazione di «neuriti distrofici» (DN), che sono fasci, formati in modo irregolare, di componenti nervosi di primo piano nel cervello dei malati di Alzheimer.


Il Dr. Yan e il suo gruppo hanno recentemente scoperto che i DN si formano quando insorge un problema nel «reticolo endoplasmatico» (ER), la fabbrica ​​e centro di distribuzione di proteine della cellula. Essi hanno scoperto che i DN contengono una sovrabbondanza di proteine che, nel funzionamento normale, contribuiscono a dare forma e struttura all'ER.


Però quando queste proteine cominciano ad accumularsi, si compromette l'organizzazione dell'ER e di altre importanti funzioni cellulari, compresa l'integrità mitocondriale. Questo legame è stato confermato in campioni di cervello di malati di Alzheimer.


Una delle proteine dell'ER (la RTN3) non era facilmente rilevabile nei campioni cerebrali dei pazienti con meno di 60 anni, ma è stata trovata subito nei campioni di pazienti che avevano più di 65 anni. Inoltre, quando il team ha rimosso la RTN3, è diminuita la presenza di DN nei cervelli invecchiati e in quelli di Alzheimer, in un modello di roditore.


Questa scoperta emozionante suggerisce che puntare tali proteine potrebbe essere un approccio praticabile per preservare la funzione cognitiva dei pazienti anziani, così come di quelli con AD.


I risultati dello studio sono stati pubblicati online sulla rivista Molecular Psychiatry.

 

 

 


Fonte: Cleveland Clinic Lerner Research Institute via Newswise (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: M G Sharoar, Q Shi, Y Ge, W He, X Hu, G Perry, X Zhu, R Yan. Dysfunctional tubular endoplasmic reticulum constitutes a pathological feature of Alzheimer’s disease. Molecular Psychiatry, 2015; DOI: 10.1038/mp.2015.181

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.