Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Kris Kristofferson: il caso della malattia di Lyme confusa per Alzheimer

Kris Kristofferson: il caso della malattia di Lyme confusa per Alzheimer 

 

La moglie dell'attore e cantante di musica country Kris Kristofferson ha parlato della battaglia a lungo non diagnosticata con la malattia di Lyme. Gli ultimi anni sono stati difficili per il cantante di canzoni lente e sentimentali di 79 anni, tuttora uno degli artisti di maggior successo al mondo, e per la sua famiglia.


Dopo aver notato un improvviso peggioramento della memoria intorno a una decina di anni fa, l'autore di «Me and Bobby McGee» ha avuto una errata diagnosi di Alzheimer nel 2013. Ma il mese scorso, Kristofferson ha ricevuto la seconda diagnosi cambia-vita quando i risultati dei test hanno rivelato che la sua 'demenza' in effetti era la malattia di Lyme.


Nel giro di tre settimane dall'inizio del trattamento, la moglie Lisa ha detto che suo marito è "improvvisamente tornato": "La sua intera personalità è tornata dopo tre anni, la memoria a breve termine si sta ancora riprendendo. Stavamo tornando dal suo sesto trattamento HBOT e lui mi guarda e dice: 'Wow, mi sento come se fossi tornato'. E l'ho guardato diritto negli occhi e ho detto, 'Oh mio Dio, è tornato!'".


L'ossigenoterapia iperbarica (HBOT) è un trattamento medico che esalta il processo di guarigione naturale del corpo inalando ossigeno al 100% in una camera chiusa.


Kristofferson, che è felicemente sposato da più di trent'anni ed è padre di otto figli, ha notato per la prima volta 12 anni fa che la sua memoria stava iniziando a deteriorarsi. Nel 2013, ha si lamentava "Vorrei che la mia memoria non fesse così malandata. Mi dicono che dipende da tutto il calcio e la boxe che ho fatto e da tutte le commozioni cerebrali che ho avuto. Un paio di anni fa, la mia memoria ha iniziato ad andarsene. Ricordo le mie canzoni quindi posso cantarle, ma a parte questo .... ".


Col passare del tempo, ha cominciato a sviluppare più sintomi di tipo Alzheimer come la perdita di memoria a breve termine, una mancanza di consapevolezza e di confusione spaziale. "Riusciva sempre a ricordare le canzoni, la musica è profondamente radicata nel cervello", ha detto Lisa, aggiungendo che era dolorosamente consapevole, dopo la diagnosi, che l'Alzheimer è fatale. "La prima cosa che ho notato è che ha perso il suo acuto senso dell'olfatto. La cosa successiva che ho notato è stato lo spegnimento della sua consapevolezza spaziale. Dovevo tenerlo sempre d'occhio, era molto coerente con l'Alzheimer".


Il cambiamento più traumatico per il marito era nella sua personalità: "Credo che descriverlo come piatto sia il modo migliore per spiegarlo. Perché è una persona talmente divertente, carismatica, allegra, e con un intelletto così sorprendente. Nel curarlo per l'Alzheimer, c'è stato un lento scivolare via".


Ma Kristofferson si è rifiutato di lasciare che la sua condizione gli impedisca di lavorare. Ancora in grado di ricordare tutti i suoi testi, ha continuato a esibirsi sul palco e a fare film. Ma è stata dura. Sua moglie ha detto che in un film il regista ha dovuto ricorrere a suggerimenti con un gobbo.


"E' proprio un combattente. Non si arrende mai", ha detto.

Anche durante la sua lotta difficile, l'artista veterano ha insistito nel 2013 che egli è "benedetto" e non potrebbe essere più felice con la sua vita. "Sono molto fortunato. E per di più ho una moglie, che è sposata con me da 33 anni e ho avuto otto figli e mi amano tutti. Sono molto benedetto e sono ad un ottimo punto della mia vita".


Kristofferson, ex pugile Golden Gloves, che ha accusato lo sport per la sua demenza, aveva cominciato a sviluppare altre malattie che sconcertavano i suoi medici che lo stavano trattando separatamente per la fibromialgia (dolore cronico e fatica simili all'artrite) per aritmie cardiache e apnea del sonno.


E' stato solo quando Lisa lo ha portato da un medico integrativo in giugno di quest'anno, che i medici hanno finalmente collegato i puntini e hanno diagnosticato al cantante la malattia di Lyme, una infezione batterica diffusa agli esseri umani da zecche infette presenti in tutto il Nord America, e ghiotte di terra boschiva e brughiera.


Lisa crede che possa averla presa 14 anni fanel Vermont rurale durante le riprese del film «Disappearances», che gli imponeva di restare per terra nella foresta per gran parte delle riprese, dopo che il suo personaggio è stato ferito alla gamba.


Al vincitore di un Grammy ed ex ufficiale militare sono stati tolti immediatamente i farmaci per l'Alzheimer ed è iniziato il trattamento per la malattia di Lyme che comprendeva trenta giorni di ossigeno iperbarico e iniezioni di antibiotici. Il trattamento è in corso e Kristofferson ha ancora una compromissione della memoria a breve termine e della consapevolezza spaziale.


Ma per ora, Lisa è felice di riavere, dopo tre anni, l'uomo che ha sposato. "Lo prendiamo in giro e tiriamo fuori il meglio dalla situazione, perché la Lyme è così tragica che ci abbatterebbe se non ci fosse qualcosa per controbilanciare la tristezza. Essere in movimento, ridere, musica. E' una grande medicina. E capisco che quando si ha la malattia di Lyme, la qualità della vita varia per ogni persona. Devi fare solo il meglio che ti riesce".

 

COS'È LA MALATTIA DI LYME?

Più di 5 milioni di americani soffrono della malattia di Lyme o borreliosi di Lyme, un'infezione batterica diffusa all'uomo dalle zecche infette. Le zecche sono piccole creature simili a ragni che si trovano nelle aree boschive e nella brughiera. Si nutrono del sangue di uccelli e mammiferi, compreso l'uomo.

Quelle che portano i batteri responsabili della malattia di Lyme si trovano in tutto il Nord America e in Europa. I parassiti possono essere presenti ovunque, dalla remota brughiera ai giardini urbani e preferiscono le zone umide, come l'erba alta o sotto le foglie.

Nessun organismo ufficiale sanitario mette in guardia dalla trasmissione della malattia in utero, ma alcuni medici credono che sia possibile che dei bambini siano infettati in questo modo.

Molte persone con la malattia di Lyme di stadio precoce sviluppano un rossore circolare distintivo nella sede della puntura di zecca, di solito circa da 3 a 30 giorni dopo essere stati punti. Alcuni sperimentano anche sintomi simil-influenza nelle prime fasi, come stanchezza, dolori muscolari, dolori articolari, mal di testa, febbre, brividi e rigidità del collo.

I sintomi più gravi possono svilupparsi diverse settimane, mesi o anche anni più tardi, se la malattia di Lyme non è mai trattata o se non è trattata presto. Questi includono dolore e gonfiore delle articolazioni, problemi che interessano il sistema nervoso, compreso intorpidimento e dolore agli arti, paralisi facciale, problemi di memoria e difficoltà di concentrazione.

La malattia di Lyme può anche portare a problemi di cuore, come la miocardite, in cui il muscolo cardiaco si infiamma e insorge insufficienza cardiaca. Anche la meningite è un rischio. Una piccola minoranza di persone sviluppano sintomi a lungo termine simili a quelli della fibromialgia o sindrome da stanchezza cronica, chiamata malattia di Lyme post-infettiva.

 

 

 


Fonte: Hannah Parry in Dailymail.com (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.