Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuovo studio conferma che l'attività fisica in mezza età migliora la cognizione in vecchiaia

Uno studio a lungo termine su 3.050 gemelli della Coorte Finlandese di Gemelli ha dimostrato che l'attività fisica moderatamente intensa in mezza età, è associata con una migliore cognizione in età avanzata.


L'associazione è statisticamente indipendente dall'ipertensione, dal fumo, dal livello di istruzione, dal sesso, dall'obesità e dal binge drinking [alcol disordinato e in quantità] in mezza età. "Questo suggerisce che l'influenza benefica dell'attività fisica sul cervello e sulla cognizione non si basa unicamente sulla riduzione dei fattori di rischio vascolare", spiega il ricercatore Paula Iso-Markku dell'Università di Helsinki.


L'associazione è stata studiata prima in tutti gli individui della coorte, e poi è stata confrontata la cognizione nelle coppie dove un gemello era fisicamente più attivo rispetto all'altro.


Tuttavia, l'aumento dell'entità di attività fisica non si è associato con un aumento dei benefici di protezione della memoria. Al contrario, una quantità moderata di attività fisica è risultata sufficiente per dare benefici di protezione della memoria, e solo il gruppo meno attivo di gemelli spicca per il rischio significativamente più alto di deterioramento cognitivo.


"Nel complesso, lo studio dimostra che l'attività fisica moderatamente vigorosa, quindi più faticosa del cammino, è associata con una migliore cognizione dopo una media di 25 anni", afferma il professor Urho Kujala presso l'Università di Jyväskylä. "Questo risultato è in accordo con studi precedenti su modelli animali, che avevano dimostrato che l'attività fisica aumenta la quantità di fattori di crescita nel cervello e migliora la plasticità sinaptica".


La prevalenza della demenza è aumentata con l'invecchiamento della popolazione, sia in Finlandia che a livello mondiale. Sebbene l'incidenza della demenza sembra essere diminuita nelle generazioni più giovani, il numero di casi di demenza è comunque destinato ad aumentare.


Non esiste alcuna cura per la demenza, ma nel corso degli ultimi dieci anni la ricerca ha prodotto una grande varietà di nuove informazioni sulla prevenzione della demenza. I fattori di rischio vascolare tradizionali (pressione sanguigna alta, ipercolesterolemia, obesità, diabete e mancanza di esercizio fisico) sono stati associati con il rischio di demenza.


"Tuttavia, sono stati pubblicati pochi studi di follow-up a lungo termine e di alta qualità sull'attività fisica e la cognizione, ed è tutt'ora poco chiaro che tipo e quantità di esercizio fisico è necessario per salvaguardare la cognizione", dice Iso-Markku.


Lo studio, pubblicato sul Journal of Alzheimer's Disease, è stato condotto da scienziati delle università di Helsinki, Jyväskylä e Turku. I gemelli hanno fornito informazioni sulla loro attività fisica dal 1975 e il 1981 (età media nel 1981 di 49 anni) attraverso questionari, mentre la cognizione è stata valutata mediante interviste telefoniche convalidate tra il 1999 e il 2015.

 

 

 


Fonte: Helsingin yliopisto (University of Helsinki) (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Paula Iso-Markku, Katja Waller, Eero Vuoksimaa, Kauko Heikkilä, Juha Rinne, Jaakko Kaprio, Urho M. Kujala. Midlife Physical Activity and Cognition Later in Life: A Prospective Twin Study. Journal of Alzheimer's Disease, 2016; 1 DOI: 10.3233/JAD-160377

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)