Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Valutazioni cognitive meglio della tecnologia nel prevedere il passaggio da MCI ad Alzheimer

From MCI to AlzheimerCome appare il cervello sulle scansioni PET passando dal lieve deterioramento cognitivo (MCI) all'Alzheimer.

La previsione della tempistica del passaggio dal deterioramento cognitivo lieve (MCI) all'Alzheimer (AD) può essere significativamente migliorata incorporando informazioni sulle modifiche longitudinali dei marcatori clinici e di neuroscansione, oltre alle caratteristiche di base, secondo proiezioni effettuate da ricercatori dell'Università del Texas di Houston.


In un articolo pubblicato sul Journal of Alzheimer's Disease, il team di ricerca riferisce che i nuovi modelli statistici mostrano che le misurazioni longitudinali ADAS-Cog sono il predittore più forte della progressione all'AD e che l'utilità predittiva è coerente con la progressione della malattia.


"La crescente minaccia per la salute pubblica causata dall'Alzheimer ha sollevato l'urgenza di scoprire e valutare dei marcatori prognostici per la diagnosi precoce della malattia", afferma Sheng Luo PhD, autore senior della relazione. "Abbiamo valutato l'utilità predittiva comparativa di 34 marcatori longitudinali per determinare il rischio degli individui con MCI di passare all'AD in momenti futuri. Abbiamo scoperto che le misurazioni longitudinali di strumenti cognitivi e funzionali comuni possono fornire una previsione più accurata sulla conversione dell'AD rispetto ai marcatori MRI volumetrici per i pazienti di MCI e che i marcatori mostrano valori predittivi diversi in ​momenti diversi nella progressione della malattia".


I dati utilizzati per questo studio provengono dall'Alzheimer’s Disease Neuroimaging Initiative (ADNI), che erano molto idonei per i compiti, a causa della dimensione dei campioni, del lungo periodo di follow-up, della larghezza dei marcatori e dei biomarcatori cognitivi e della natura prospettica.


"Abbiamo modellato simultaneamente il tempo-alla-demenza e il cambiamento longitudinale delle variabili neuropsicologiche, di neuroscansione e funzionali/comportamentali, usando la modellazione congiunta dei dati longitudinali e di sopravvivenza. Queste misure longitudinali possono associarsi molto al tempo-alla-demenza e pertanto i metodi statistici che possono modellare congiuntamente sia i componenti longitudinali che quelli del tempo-all'evento diventano insieme sempre più essenziali nella maggior parte degli studi osservazionali e nelle sperimentazioni cliniche sui disturbi neurodegenerativi come l'AD", ha osservato il dottor Luo.


"Il principale contributo dello studio", secondo il primo autore Li, "è che costituisce il primo tentativo di valutare in modo completo la capacità predittiva comparativa dei marcatori longitudinali, sia clinici che biologici, per la tempistica della conversione all'AD nel quadro del modello comune. Abbiamo dimostrato che le scansioni e gli altri marcatori ad alta intensità tecnologica sono meno potenti delle valutazioni cognitive e funzionali nella previsione della conversione all'AD. Ci aspettiamo che i marcatori identificati come forti predittori in questo studio, insieme all'approccio di modellazione comune, possano essere uno strumento utile per il monitoraggio continuo dell'evoluzione della progressione e dell'effetto del trattamento nella pratica clinica".

 

 

 


FonteIOS Press (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Kan Li, Wenyaw Chan, Rachelle S. Doody, Joseph Quinn, Sheng Luo. Prediction of Conversion to Alzheimer’s Disease with Longitudinal Measures and Time-To-Event Data. Journal of Alzheimer's Disease, 2017; 58 (2): 361 DOI: 10.3233/JAD-161201

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)