Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Neurologo Scott Small: perché i farmaci non possono fermare l'Alzheimer

Un nuovo modello di Morbo di Alzheimer (MA) - suggerito da scienziati del Medical Center della Columbia University e della Weill Cornell Medicine - può spiegare perché le sperimentazioni cliniche dei farmaci potenziali di MA hanno un tasso alto di fallimenti.


Con il co-autore Scott Small MD, professore di neurologia e direttore del Centro Ricerca Alzheimer nell'Istituto Taub del CUMC, abbiamo parlato di questa teoria, pubblicata in Trends in Neuroscience.

 

Domanda: Spiega il tuo nuovo modello per l'Alzheimer.

Risposta: Un buon esempio è il sistema di stazioni ferroviarie. I neuroni sono costituiti da diversi compartimenti, chiamati a volte stazioni. Le proteine ​​vengono continuamente trasportate da un compartimento all'altro, e questo processo è chiamato 'traffico delle proteine'.

La salute dei neuroni, più che per altre cellule, dipende dal traffico delle proteine ​​dentro e fuori una specifica stazione: l'endosoma. Nel mondo di un neurone l'endosoma è la Stazione Centrale. Il nostro modello propone che gli ingorghi di traffico dentro e fuori l'endosoma sono il difetto primario all'interno dei neuroni, che porta all'MA.

 

D: Quali sono le prove disponibili del nuovo modello?

R: Per sviluppare modelli causali per disturbi complessi come l'MA dobbiamo incastrare vari pezzi di prova, come in un puzzle. Il nostro modello si basa su tre serie di studi principali: (1) studi genetici che hanno identificato nuovi geni causa di MA, che portano a ingorghi del traffico; (2) studi che hanno individuato i difetti del traffico nella parte del cervello più vulnerabile all'MA; e (3) gli studi cellulari che mostrano che gli ingorghi del traffico endosomale fanno ammalare i neuroni e, in ultima analisi, li uccidono.

 

D: Cosa dice il tuo modello sui depositi di proteina ​​amiloide, considerati da molto tempo causa primaria di MA?

R: Il nuovo modello non nega l'importanza dell'amiloide. Al contrario noi proponiamo che l'amiloide all'interno dei neuroni è uno dei colpevoli perché provoca gli ingorghi di traffico. Ciò differisce dalla 'ipotesi amiloide' originale, che sostiene che sono i depositi amiloidi all'esterno dei neuroni a guidare principalmente la malattia.

 

D: Il tuo modello ha fatto un po' di luce sugli studi clinici precedentemente falliti?

R: Noi crediamo di si. La maggior parte dei farmaci sperimentati in studi clinici puntano l'amiloide che si accumula fuori dei neuroni. Il nostro modello prevede che questo sito di accumulo di amiloidi sia solo il 'fumo' e non il 'fuoco'. In questa situazione, eliminare semplicemente il fumo non può spegnere il fuoco, o, in altre parole, la gran parte di questi farmaci non potrà alleviare l'ingorgo del traffico.

 

D: Il tuo modello come può orientare i futuri approcci terapeutici?

R: Il nostro modello fa due previsioni forti. Il primo è che potrebbero funzionare gli approcci terapeutici che puntano l'amiloide all'interno dei neuroni. Tuttavia, gli studi suggeriscono che gli ingorghi del traffico possono avvenire indipendentemente dall'amiloide. Quindi il nostro modello prevede che gli approcci terapeutici progettati per eliminare gli ingorghi del traffico all'interno dei neuroni siano i più promettenti terapeuticamente.

 

 

 


Fonte: Columbia University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Scott A. Small, Sabrina Simoes-Spassov, Richard Mayeux, Gregory A. Petsko. Endosomal Traffic Jams Represent a Pathogenic Hub and Therapeutic Target in Alzheimer’s Disease. Trends in Neurosciences, Vol. 40, Issue 10, p592–602. DOI: 10.1016/j.tins.2017.08.003

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.