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Avversità di vita comuni (come divorzio o morte in famiglia) invecchiano il cervello

Un conflitto, una morte in famiglia, difficoltà finanziarie e crisi mediche serie sono tutti eventi associati ad un invecchiamento fisico accelerato. In un nuovo studio, i ricercatori della Facoltà di Medicina dell'Università della California di San Diego hanno scoperto che tali 'eventi negativi fatali di vita' (FLE) sembrano anche accelerare specificamente l'invecchiamento nel cervello.


In uno studio pubblicato sulla rivista Neurobiology of Aging, un gruppo di ricerca, guidato dall'autore senior William S. Kremen PhD, professore di psichiatria e condirettore del Center for Behavior Genetics of Aging della UC San Diego, ha scoperto che gli eventi avversi di vita più importanti, come divorzio, separazione, aborto o morte di un familiare o di un amico, possono accelerare sensibilmente l'invecchiamento nel cervello degli uomini anziani, anche dopo aver controllato fattori come il rischio cardiovascolare, il consumo di alcol, l'etnia e lo stato socioeconomico, tutti associati al rischio di invecchiamento [e delle malattie collegate].


Nello specifico, hanno scoperto che un FLE era associato ad un aumento medio della differenza di età prevista del cervello (PBAD) di 0,37 anni. In altre parole, un singolo evento avverso ha indotto il cervello ad apparire fisiologicamente più anziano di circa un terzo di anno rispetto all'età anagrafica della persona, sulla base della risonanza magnetica (MRI).


I ricercatori hanno studiato 359 uomini, da 57 a 66 anni, che partecipavano al Vietnam Era Twin Study of Aging (VETSA). I ricercatori hanno chiesto ai partecipanti di compilare un elenco degli eventi che hanno cambiato la loro vita, accaduti nei due anni precedenti, confrontandoli poi con un dato simile raccolto cinque anni prima, quando si erano uniti al VETSA.


Le liste riassumevano eventi stressanti di mezza età che si erano verificati nei primi due e negli ultimi due dell'ultimo periodo di 7 anni. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a esami di risonanza magnetica e ulteriori valutazioni fisiche e psicologiche entro un mese dal completamento delle più recenti auto-segnalazioni.


Le risonanze magnetiche hanno valutato gli aspetti fisiologici del cervello, come il volume e lo spessore corticale - la misura della corteccia cerebrale o dello strato esterno del cervello legato alla coscienza, alla memoria, all'attenzione, al pensiero e ad altri elementi chiave della cognizione. Queste misurazioni neuroanatomiche sono state quindi analizzate con un software avanzato per prevedere l'età cerebrale.


"Più FLE in mezza età, in particolare un divorzio / separazione o la morte di un familiare, erano associati all'invecchiamento avanzato e previsto del cervello", ha detto Sean Hatton PhD, studioso postdottorato della San Diego School of Medicine e primo autore dello studio.


Hatton ha affermato che l'esposizione allo stress cronico è da lungo tempo associata ad agenti biologici logoranti e all'invecchiamento precoce, collegati, ad esempio, al danno ossidativo e mitocondriale nelle cellule, alla risposta compromessa del sistema immunitario e ai cambiamenti genomici.


Gli autori dello studio hanno affermato che i loro risultati forniscono un possibile collegamento tra invecchiamento molecolare e cambiamenti della struttura cerebrale in risposta a eventi di vita stressanti. Essi notano che lo studio era un'istantanea di una ristretta area demografica: maschi, anziani, prevalentemente bianchi. Non è noto se femmine o altre etnie mostrerebbero risultati simili.


Gli autori hanno affermato che sono necessari studi ulteriori e più ampi, per coinvolgere un numero maggiore e più diversificato di partecipanti, e per convalidare ulteriormente queste scoperfte. Ma suggeriscono che usare strumenti per predire l'età cerebrale potrebbe essere clinicamente utile per aiutare i pazienti a capire la salute del cervello rispetto all'età, e negli studi clinici dove potrebbe migliorare la progettazione dello studio e il reclutamento.

 

 

 


Fonte: Scott LaFee in University of California San Diego (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Sean N. Hatton, Carol E. Franz, Jeremy A. Elman, Matthew S. Panizzon, Donald J. Hagler, Christine Fennema-Notestine, Lisa T. Eyler, Linda K. McEvoy, Michael J. Lyons, Anders M. Dale, William S. Kremen. Negative fateful life events in midlife and advanced predicted brain aging. Neurobiology of Aging, 2018; 67: 1 DOI: 10.1016/j.neurobiolaging.2018.03.004

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Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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