Un vaccino in grado di invertire le fasi dell'Alzheimer potrebbe essere disponibile entro due anni. Anche se il prodotto non è una cura, è ritenuto in grado di arrestare la malattia e addirittura invertire il danno causato, in alcuni casi.
E' considerato come una delle innovazioni potenziali più grandi nella ricerca per la malattia. Il vaccino è ora in fase di sperimentazione su oltre 10.000 pazienti in tutto il mondo, tra cui centinaia in Gran Bretagna.
Solo due vaccini per questa patologia incurabile hanno raggiunto la fase finale di test, conosciuta come fase III.
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Il bapineuzumab impedisce, e in alcuni casi può invertire, l'accumulo di amiloide, la proteina tossica che può accumularsi nel cervello dei malati di demenza e si ritiene collegata alla comparsa di sintomi come perdita di memoria e compromissione mentale. Lo sviluppo di test che rilevano l'Alzheimer nella fase iniziale consentirebbe di somministrare il vaccino al più presto possibile. Il vaccino potrebbe rallentare la progressione della malattia, salvando migliaia di persone da effetti così devastanti da non lasciare chi soffre in grado di camminare, parlare e deglutire.
Il Dott. David Wilkinson, del Memory Assessment and Research Centre dell'Università di Southampton, è stato coinvolto in alcuni delle prime ricerche sui vaccini per l'Alzheimer negli anni '90. Ha detto al Daily Mail: "Speriamo che il vaccino possa essere una grande differenza nel trattamento dell'Alzheimer. Se possiamo somministrarlo presto (prima dell'apparizione della compromissione cerebrale grave) può avere un ruolo importante da svolgere. Se può rimuovere le placche di amiloide dal cervello e possiamo darlo molto presto nel processo di malattia, può prevenire alcuni dei danni".
Pubblicato su The Telegraph il 23 aprile 2011 Traduzione di Franco Pellizzari.
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