Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Piattaforma di medicina di precisione per Alzheimer lieve e individui a rischio

Il morbo di Alzheimer (MA) è una condizione progressiva e neurodegenerativa in cui gli individui manifestano perdita di memoria, demenza e compromissione del metabolismo.


Quasi tutti i precedenti studi a dominio singolo (ndt: che puntavano un singolo fattore, come l'amiloide-bea) per il trattamento del MA hanno fallito, probabilmente perché si tratta di una malattia complessa con più fattori di base che contribuiscono al rischio, all'esordio e alla progressione.


Keine e colleghi hanno esplorato l'efficacia di un approccio terapeutico multidominio basato sullo stato del fattore di rischio di malattia specifico per le persone con diagnosi di MA o con la preoccupazione di averlo.


I loro risultati indicano un collegamento finora non identificato tra i fattori di rischio di MA, suggerendo che i regimi di trattamento dovrebbero essere adattati all'individuo e dovrebbero essere multimodali per riportare simultaneamente a uno stato normativo i fattori di rischio.


Se eseguito bene, si può realizzare la possibilità di rallentare la progressione del MA e persino di invertire gli aspetti del declino cognitivo.


Dorothy Keine e i suoi colleghi hanno completato l'analisi di 40 soggetti con declino cognitivo soggettivo e con lieve deterioramento cognitivo (MCI), attraverso un nuovo software sviluppato dalla uMETHOD Health. Il software è progettato con un approccio basato sulla medicina di precisione, sviluppa raccomandazioni terapeutiche personalizzate, con l'obiettivo di rallentare o invertire i fattori biologici del MA.


Gli input associati al MA comprendono dati genomici, misurazioni di bio-campioni, dati di scansione (come risonanza magnetica o PET), storie mediche, farmaci, allergie, comorbidità, fattori di stile di vita rilevanti e risultati dei test neuropsicologici.


Sono stati impiegati algoritmi per dare priorità agli stati fisiologici e di stile di vita con la più alta probabilità di contribuire allo stato di malattia, e queste priorità sono state incorporate in un piano di assistenza personalizzato, che è stato dato ai medici e supportato dai formatori sanitari per aumentare l'aderenza.


Con una media di 8,4 mesi sui loro piani di trattamento (pari a circa 2,8 iterazioni di piani di cura), l'80% degli individui nello studio ha mostrato punteggi complessivamente migliorati o mantenuti stabili nelle funzioni della memoria, come evidenziato dalle valutazioni cognitive.


È sempre più riconosciuto che l'intervento precoce è la chiave per lo sviluppo di una terapia efficace per il MA; una piattaforma di medicina di precisione consente una terapia multidominio per coloro che si trovano nelle prime fasi della malattia.


Molti dei fattori patologici alla base della malattia (es.: omocisteina alta, devianze genetiche, insulino-resistenza, cattiva alimentazione, sonno scarso, mancanza di esercizio fisico, tossicità, infiammazione cronica) sono modificabili, consentendo alle persone di ridurre il rischio e ritardare potenzialmente l'insorgenza della malattia.


Con una moltitudine di fattori alla base del MA (fattori genetici, comorbidità, farmaci e ottimizzazione per ogni persona), la quantità di dati usati per generare un piano di assistenza si accumula rapidamente, rendendo un processo tempestivo oltre la portata di ciò che un medico può fare a mano, bene e in fretta.


Ma dove i metodi manuali falliscono, le piattaforme informatiche cliniche eccellono. Queste piattaforme possono fornire un metodo di trattamento personalizzato per ogni individuo, in modo ripetibile, prevedibile e tempestivo.


Implementando questi piani di trattamento complessi in un pubblico più ampio, attraverso lo sviluppo di altri algoritmi specifici per lo stato di malattia, potremmo aumentare la qualità della vita per i molti membri della popolazione che invecchiano.

 

 

 


Fonte: Bentham Science Publishers via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Dorothy Keine, John Q. Walker, Brian K. Kennedy, Marwan N. Sabbagh. Development, application, and results from a precision-medicine platform that personalizes multi-modal treatment plans for mild Alzheimer’s disease and at-risk individuals. Current Aging Science, 2018, DOI: 10.2174/1874609811666181019101430

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)