Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cosa provoca le allucinazioni? Forse il cervello cerca di sostituire informazioni mancanti

Le malattie mentali colpiscono milioni di persone. Molte persone con disturbo bipolare, depressione, schizofrenia [e Alzheimer] soffrono di allucinazioni, la percezione di qualcosa che non è presente.


Dagli odori fantasma, all'udire voci e vedere cose che non ci sono, le allucinazioni possono assumere molte forme e derivare da molte cause. Non solo da una malattia mentale. Anche ictus, emicranie e malattie dell'orecchio interno possono portare a allucinazioni. E ovviamente lo fanno anche le droghe psichedeliche.


Eppure sappiamo sorprendentemente poco su cosa succede nel cervello durante le allucinazioni. Ora, in esperimenti sui topi, i ricercatori hanno scoperto che le allucinazioni riducono l'attività nel centro di visione del cervello. La scoperta suggerisce che le allucinazioni avvengono quando il cervello sovra-compensa per la mancanza di informazioni provenienti dal mondo esterno.


"Capire cosa sta succedendo nel mondo è una forma di equilibrio tra assumere informazioni e la loro interpretazione", ha detto in una nota stampa Cristopher Niell, neuroscienziato dell'Università dell'Oregon di Eugene, che ha guidato la nuova ricerca. "Se stai mettendo meno peso su ciò che sta accadendo intorno a te, ma poi lo sovra-interpreti, ciò potrebbe portare ad allucinazioni".

 

Vedere e percepire

Niell voleva scoprire come un allucinogeno chiamato '4-iodo-2,5-dimetossifenilisopropilamina' (DOI) influenza la capacità dei topi di vedere e percepire il mondo circostante. La sua speranza è di capire meglio "come creiamo rappresentazioni del mondo usando la visione", ha detto.


E come l'LSD e la psilocibina, la DOI attiva un recettore cerebrale della serotonina, una sostanza chimica cerebrale che trasmette messaggi tra le cellule cerebrali. La serotonina è più conosciuta come la molecola che aumenta la sensazione di benessere e felicità, ma ha anche un ruolo nella visione.


Ricerche precedenti di altri gruppi hanno implicato il recettore della serotonina nelle allucinazioni da schizofrenia e droghe. I farmaci che bloccano il recettore addirittura impediscono allucinazioni nelle persone con schizofrenia.

 

Freno ai farmaci

Nel loro studio, pubblicato nella rivista Cell Reports, i ricercatori hanno dato ai topi l'allucinogeno e poi, mentre i topi guardavano immagini su uno schermo, hanno scrutato il loro cervello. Nell'osservare come l'allucinogeno e le immagini influenzano l'attività cerebrale dei topi, i ricercatori hanno scoperto che l'allucinogeno attenua le informazioni visive in entrata.


"Potresti aspettarti che le allucinazioni visive risultino da neuroni nel cervello che sparano come pazzi o da segnali non corrispondenti", ha detto Niell. "Siamo stati sorpresi di scoprire che una droga allucinogena ha invece portato ad una riduzione dell'attività nella corteccia visiva".


La scoperta suggerisce che le allucinazioni vengono dal cervello che riempie ciò che percepisce come informazione mancante. Ma, dice Niell, questa probabilmente non è tutta la storia. "Non sento di aver trovato necessariamente la pistola fumante per l'intera causa sottostante le allucinazioni, ma è probabile che sia una parte di essa", ha detto.

 

 

 


Fonte: Roni Dengler in Discover Magazine (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Angie M. Michaiel, Philip R.L. Parker, Cristopher M. Niell. A Hallucinogenic Serotonin-2A Receptor Agonist Reduces Visual Response Gain and Alters Temporal Dynamics in Mouse V1. Cell Reports, 26 Mar 2019, DOI: 10.1016/j.celrep.2019.02.104

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)