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Capire meglio la demenza provocata da fibrillazione atriale

Atrial fibrillation

Ricercatori della University of Minnesota hanno determinato che la fibrillazione atriale (Afib) è associata in modo indipendente ai cambiamenti che avvengono con l'invecchiamento e la demenza.


Lo studio, pubblicato su Stroke, fa avanzare la comprensione dei ricercatori dei meccanismi alla base della demenza correlata alla fibrillazione atriale. Jeremy Berman, fellow di cardiologia dell'Università del Minnesota è il primo autore di questo articolo.


Era già assodato da precedenti ricerche che l'Afib è associato alla demenza, indipendentemente dall'ictus clinico, ma i meccanismi che circondano l'associazione non erano ancora chiari.


"Fino a questo punto, la maggior parte degli studi che hanno esaminato questa associazione erano intra-settoriali, che hanno dei limiti", ha detto Lin Yee Chen MD/MS, professore associato della Divisione Cardiovascolare, nel Dipartimento di Medicina dell'Università del Minnesota. "Nel nostro studio, le scansioni della risonanza magnetica cerebrale sono state eseguite in due momenti diversi nell'arco di dieci anni".


L'analisi longitudinale includeva 963 partecipanti senza ictus prevalente, che hanno avuto una risonanza magnetica cerebrale nel 1993-95 e una seconda nel 2004-06. I ricercatori hanno preso nota della presenza di infarti cerebrali subclinici, dimensione del sulco e dei ventricoli, del volume di iperintensità della sostanza bianca e volume totale del cervello.


Chen ha detto:

"Abbiamo scoperto che le persone con Afib hanno un aumento di infarti cerebrali subclinici e un peggioramento del tono sulculare e ventricolare, che sono cambiamenti associati all'invecchiamento e alla demenza.

"Dobbiamo capire perché le persone con fibrillazione atriale sperimentano un peggioramento del tono sulcale. Questo può comportare la collaborazione con altri scienziati per comprendere altri percorsi che non abbiamo ancora scoperto.

"E' chiaro che l'Afib è un problema di salute pubblica che tocca il tema importante delle connessioni cardiache e cerebrali".

 

 

 


Fonte: Krystle Barbour in University of Minnesota (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Jeremy P. Berman, Faye L. Norby, Thomas Mosley, Elsayed Z. Soliman, Rebecca F. Gottesman, Pamela L. Lutsey, Alvaro Alonso, Lin Y. Chen. Atrial Fibrillation and Brain Magnetic Resonance Imaging Abnormalities. Stroke, 1 Apr 2019, DOI: 10.1161/STROKEAHA.118.024143

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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