Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il modo in cui il cervello ricorda le cose dipende da come le ha imparate

Brain scan bannerFoto: Sutterstock

Ricercatori dell'Università di Oxford hanno scoperto che la conoscenza appresa è memorizzata in diversi circuiti cerebrali a seconda di come l'abbiamo ottenuta.


I ricercatori del Dipartimento di Psicologia Sperimentale, del Wellcome Centre for Integrative Neuroimaging e del Nuffield Department of Clinical Neurosciences, hanno usato uno scanner MRI per osservare i cambiamenti in varie parti del cervello associate con l'apprendimento e con le esperienze apprese, mentre i volontari eseguivano attività con una ricompensa.


I partecipanti hanno inoltre partecipato a due sessioni prima della scansione per confrontare le loro singole associazioni tra le sequenze dello stimolo e la ricompensa.


Essi hanno scoperto che i cambiamenti connessi con l'apprendimento osservati nei percorsi neurali dei partecipanti erano diversi e dipendevano da come ogni persona aveva appreso la nuova abilità.


Miriam Klein-Flugge del Dipartimento di Psicologia Sperimentale, ha detto:

"Sappiamo che gli esseri umani possono imparare in modi diversi. A volte impariamo semplicemente osservando le relazioni nel mondo, come la disposizione di una nuova città, o i rapporti tra le persone. Ma un altro modo per imparare è fissare obiettivi particolari, come i bambini imparano a usare i giocattoli attraverso tentativi ed errori.

"Questa ricerca dimostra che ci sono più reti nel cervello che ci aiutano a memorizzare le conoscenze o le associazioni apprese, il che significa che un danno in una parte del cervello lascia ancora disponibili meccanismi alternativi per apprendere.

"Abbiamo anche capito che alcune di queste conoscenze sono molto persistenti, e il cervello non le dimentica anche quando diventano irrilevanti, mentre la conoscenza acquisita attraverso un meccanismo di apprendimento alternativo è più flessibile e può essere modificato più facilmente in nuove conoscenze".


Oltre a mostrare che il cervello può imparare in modi diversi e che questi meccanismi multipli di apprendimento si basano sullo sforzo concertato di molteplici reti diverse del cervello, lo studio ha anche mostrato che disimparare le associazioni può essere più facile quando sono state acquisite attraverso l'osservazione rispetto a un modo guidato dall'obiettivo.


Miriam Klein-Flugge ha aggiunto:

"È risaputo che è bene per il nostro cervello continuare a imparare cose nuove per tutta la vita, che è il motivo per cui capire i diversi modi in cui impariamo e conserviamo la conoscenza potrebbe essere utile e per aiutarci a scoprire quale metodo di apprendimento è più adatto per ciascuno di noi".

 

 

 


Fonte: University of Oxford (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Miriam C. Klein-Flügge, Marco K. Wittmann, Anna Shpektor, Daria E. A. Jensen & Matthew F. S. Rushworth. Multiple associative structures created by reinforcement and incidental statistical learning mechanisms. Nature Communications, 23 Oct 2019, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)