Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Vasi sanguigni invecchiano prima nelle donne che negli uomini

brain small vessel disease on myelin

Una nuova ricerca eseguita al Cedars-Sinai ha mostrato per la prima volta che i vasi sanguigni delle donne - sia le arterie grandi che quelle piccole - invecchiano a un ritmo più veloce rispetto a quelli degli uomini. I risultati, pubblicati la settimana scorsa sulla rivista JAMA Cardiology, potrebbero contribuire a spiegare perché le donne tendono a sviluppare tipi diversi di malattie cardiovascolari e con tempistiche diverse rispetto agli uomini.


“Molti di noi in medicina credono da sempre che le donne semplicemente 'recuperino' sugli uomini in termini di rischio cardiovascolare”, ha detto Susan Cheng MD/MPH/MMSc, ​autrice ​senior dello studio e direttrice della ricerca sulla sanità pubblica al Cedars-Sinai. “La nostra ricerca non solo conferma che le donne hanno una biologia e una fisiologia differente rispetto ai coetanei maschi, ma illustra anche il motivo per cui le donne possono essere più suscettibili a sviluppare alcuni tipi di malattie cardiovascolari e in diversi punti della vita”.


Usando dati di comunità, accumulati su più siti in tutto il paese, la Cheng e il suo team di ricerca hanno condotto analisi specifiche per sesso della pressione sanguigna misurata, un indicatore cruciale del rischio cardiovascolare. I dati rappresentavano quasi 145.000 misurazioni della pressione arteriosa, raccolte in serie nel corso di 43 anni, da 32.833 persone da 5 a 98 anni di età.


Poiché di solito il rischio di una persona di sviluppare un attacco di cuore, l'insufficienza cardiaca o un ictus, ha inizio con la pressione alta, i ricercatori del Cedars-Sinai hanno esaminato questa massa di dati alla ricerca di indizi e modelli che potessero spiegare come inizia a salire la pressione del sangue. Poi, invece di confrontare tra di loro i dati di uomini e donne, gli investigatori hanno confrontato donne con donne e uomini con uomini.


Questo approccio ha permesso ai ricercatori di capire che la progressione e l'evoluzione della funzione vascolare femminile è molto diversa da quella maschile. Infatti, le donne hanno mostrato segni di aumento della pressione del sangue molto prima nella vita rispetto agli uomini.


“I nostri dati hanno mostrato che i tassi di accelerazione dell'aumento della pressione erano significativamente più alti nelle donne rispetto agli uomini, a partire da presto nella vita”, ha detto la Cheng, docente di salute cardiovascolare delle donne. “Questo significa che se definiamo la soglia di ipertensione esattamente allo stesso modo, una donna 30enne con  pressione alta probabilmente ha un rischio più alto di malattie cardiovascolari di un uomo con pressione alta alla stessa età”.

Può essere rilevante perché:

Nelle demenza c'è spesso una componente vascolare, ed è accertato che l'Alzheimer ha una prevalenza maggiore nelle donne.


Christine Albert MD/MPH, preside fondatrice del nuovo Dipartimento di Cardiologia, dice che questa nuova ricerca dovrebbe aiutare i medici e i ricercatori a pensare in modo diverso quando si tratta di curare e studiare le donne e la loro salute cardiovascolare.


“I nostri esperti di salute del cuore delle donne stanno chiedendo da molto tempo un inserimento adeguato delle donne nella ricerca e la necessità sia di riconoscere che di studiare le differenze di sesso nella fisiologia e nella malattia cardiovascolare”, ha detto la Albert. “Questo studio è un ulteriore promemoria per i medici che molti aspetti della valutazione e della terapia cardiovascolare devono essere adattati specificamente per le donne. I risultati di studi effettuati negli uomini non possono essere applicati direttamente alle donne".

 

 

 


Fonte: Cedars-Sinai Medical Center (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Hongwei Ji, Andy Kim, Joseph Ebinger, Teemu Niiranen, Brian Claggett, C. Noel Bairey Merz, Susan Cheng. Sex Differences in Blood Pressure Trajectories Over the Life Course. JAMA Cardiol. 15 Jan 2020. DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.