Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Pubblicati dati sulla capacità del P. gingivalis di infettare i neuroni

P gingivalis bacteria after invading a neuronI batteri P.gingivalis (frecce), dopo aver invaso un neurone, provocano danni alla infrastruttura cellulare e alle sinapsi.

La Cortexyme Inc., una società biofarmaceutica di stadio clinico che sta sperimentando un approccio terapeutico innovativo modificante la malattia per il trattamento di ciò che ritiene essere una causa cruciale sottostante del morbo di Alzheimer (MA) e di altre malattie degenerative, ha annunciato oggi la pubblicazione di ricerche che documentano ulteriormente la capacità del patogeno Porphyromonas gingivalis (P. gingivalis) di invadere i neuroni e di scatenare la  neuropatologia di tipo MA.


I risultati saranno pubblicati nel numero di giugno 2020 del Journal of Alzheimer's Disease, ma una versione preliminare è già on-line perché questi risultati importanti possano essere diffusi rapidamente nella comunità di ricerca.


Stephen Dominy MD, direttore scientifico e co-fondatore della Cortexyme e co-autore della ricerca, ha detto:

"Il P. gingivalis è meglio conosciuto per il suo ruolo primario di guida della malattia parodontale cronica, ma i ricercatori della Cortexyme e di laboratori indipendenti in tutto il mondo hanno messo insieme un corpo convincente di dati sulla sua capacità di infiltrarsi nel cervello e causare la patologia caratteristica del MA.

"Questa ultima ricerca rafforza la connessione tra P. gingivalis e MA, e sottolinea l'importanza sia di studiare l'agente patogeno che di puntarlo con terapie potenziali, come il nostro farmaco COR388".


Come batterio gram-negativo e asaccarolitico, il P. gingivalis rompe le proteine ​​per sua fonte primaria di energia, usando proteasi fattori di virulenza tossica chiamati gingipain. Precedenti ricerche guidate dal team della Cortexyme avevano dimostrato la presenza di gingipain in più del 90% del cervello post-mortem di pazienti con MA.


La Cortexyme e altri hanno anche dimostrato in modelli animali che il P. gingivalis provoca infezione nel cervello e la patologia classica del MA, come neurodegenerazione, infiammazione e le patologie amiloide-beta e tau.


Nel documento su JAD appena reso disponibile, i ricercatori dimostrano per la prima volta in vitro che il P. gingivalis può invadere e persistere nei neuroni umani maturi, esprimendo gingipain attivi, e che questi neuroni infettati dal P. gingivalis mostrano segni neuropatologici di tipo MA, che includono:

  • rottura del citoscheletro, che è fondamentale per il corretto funzionamento cellulare;
  • degradazione e maggiore fosforilazione della proteina tau, un regolatore cruciale dei meccanismi di trasporto assonale;
  • accumulo di vacuoli autofagici intraneuronali e corpi multivescicolari, che suggerisce una interruzione della funzione lisosomiale normale;
  • perdita di sinapsi, uno dei primi eventi patologici all'insorgenza di MA.


Casey Lynch, amministratore delegato, presidente, e co-fondatore di Cortexyme, ha detto:

"Questa ricerca getta nuova luce sulla capacità del P. gingivalis di infettare in permanenza e scatenare la patologia di tipo MA nei neuroni umani, fornendo ulteriori elementi di prova all'ipotesi gingipain di causalità del MA, che la Cortexyme e i colleghi ricercatori stanno aggressivamente perseguendo.

"Crediamo che l'inibizione dei gingipain abbia il potenziale per essere un importante meccanismo differenziato di azioni contro il MA, e siamo impegnati a valutare appieno il suo potenziale nell'esperimento GAIN, lo studio clinico di Fase 2/3 sul COR388, il nostro farmaco sperimentale principale, per il MA da lieve a moderato".

 

 

 


Fonte: IOS Press via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Ursula Haditsch, Theresa Roth, Leo Rodriguez, Sandy Hancock, Thomas Cecere, Mai Nguyen, Shirin Arastu-Kapur, Sean Broce, Debasish Raha, Casey Lynch, Leslie Holsinger, Stephen Dominy, Florian Ermini. Alzheimer’s Disease-Like Neurodegeneration in Porphyromonas gingivalis Infected Neurons with Persistent Expression of Active Gingipains. Journal of Alzheimer's Disease, 5 May 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.