Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Studio: dopamina migliora la funzione cognitiva nell'Alzheimer lieve/moderato

neupro rotigotine

Uno studio supportato dalla Alzheimer’s Drug Discovery Foundation (ADDF) e pubblicato oggi su JAMA Network Open fornisce la prima prova che la rotigotina, un farmaco che agisce sulla trasmissione della dopamina nel cervello, migliora la funzione cognitiva nei pazienti con morbo di Alzheimer (MA) da lieve a moderato.


Anche se la rotigotina non ha mostrato un effetto significativo sulle funzioni della memoria, il farmaco ha migliorato la funzione esecutiva nel lobo frontale e la capacità dei pazienti di svolgere le attività della vita quotidiana.


L'esperimento clinico randomizzato Effects of Dopaminergic Therapy in Patients with Alzheimer’s Disease (DOPAD) è stato guidato da Giacomo Koch MD/PhD, neurologo della Fondazione Santa Lucia di Roma, in collaborazione con Alessandro Martorana MD dell'Università di Tor Vergata di Roma.


Howard Fillit MD, fondatore, direttore esecutivo e responsabile scientifico dell'ADDF, ha detto:

“I pazienti trattati con rotigotina in questo studio hanno avuto alcuni miglioramenti pratici che sono molto importanti per le persone con MA. La rotigotina ha migliorato la funzione esecutiva, che aiuta i pazienti nei compiti cognitivi fondamentali, come il ragionamento, il giudizio, la memoria di lavoro e l'orientamento.

"Ha migliorato anche la loro capacità di svolgere le attività quotidiane di routine, come fare shopping, pianificare, e persino fare il bagno, andare in bagno e nutrirsi da soli, il che significa preservare la loro indipendenza più a lungo e ridurre l'onere per i caregiver".


Gli attuali trattamenti del MA agiscono sul neurotrasmettitore acetilcolina, ma la ricerca ha suggerito che anche la dopamina ha un ruolo chiave nella malattia. Gli investigatori si sono focalizzati sui cambiamenti del lobo frontale, perché la dopamina modula l'attività in questa sezione del cervello.


I miglioramenti sperimentati dai pazienti nelle funzioni cognitive controllate dal lobo frontale corrispondevano con un test di laboratorio che dimostrava che la rotigotina migliora le vie dopaminergiche che raggiungono questa sezione del cervello. Gli investigatori hanno usato nuovi test di biomarcatori (una combinazione di stimolazione magnetica transcranica e registrazioni di elettroencefalografia) per capire come la rotigotina influenza la connettività e le funzioni cerebrali.


Il ricercatore dott. Koch, ha detto:

“Questo studio è un passo avanti importante nel mostrare che i pazienti con MA possono beneficiare di combinazioni di farmaci che migliorano le funzioni cerebrali, interagendo con i diversi sistemi di neurotrasmettitori.

“Inoltre, potrebbe aprire nuove opzioni terapeutiche focalizzate sulla trasmissione dopaminergica per trattare presto i pazienti, quando le funzioni cognitive legate all'attività del lobo frontale e le abilità della vita quotidiana sono compromesse solo lievemente, per ritardare l'insorgenza della demenza piena di MA”.


Il dott. Koch e i coautori dicono che sono necessari ulteriori studi per determinare il ruolo potenziale della rotigotina nel trattamento del MA.


Il dott. Fillit ha aggiunto:

“L'ADDF ha una lunga storia di supporto a studi come questo, che riutilizzano i farmaci esistenti, perché può accelerare la nostra capacità di trovare nuovi trattamenti per il MA. Infatti la sicurezza e la tossicità dei farmaci esistenti (la rotigotina è usata per trattare il Parkinson e la sindrome delle gambe senza riposo) sono già ben studiati, portando a tempi di approvazione più rapidi.

"All'ADDF ci concentriamo sul finanziamento di esperimenti che puntano nuovi percorsi implicati nel MA, al di là dell'amiloide-beta e della tau, perché il MA è una malattia complessa causata da molteplici fattori. Tra questi, è molto promettente puntare alle anomalie nei percorsi dopaminergici”.

 

 

 


Fonte: Alzheimer's Drug Discovery Foundation (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Giacomo Koch, Caterina Motta, Sonia Bonnì, Maria Concetta Pellicciari, Silvia Picazio, Elias Paolo Casula, Michele Maiella, Francesco Di Lorenzo, Viviana Ponzo, Clarissa Ferrari, Eugenia Scaricamazza, Carlo Caltagirone, Alessandro Martorana. Effect of Rotigotine vs Placebo on Cognitive Functions Among Patients With Mild to Moderate Alzheimer Disease. A Randomized Clinical Trial. JAMA Netw Open, 15 July 2020. DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)