Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Studio individua un nuovo approccio potenziale per trattare l'Alzheimer

È stata recentemente pubblicata sul Journal of Neuroinflammation una ricerca eseguita al Centro Sanders-Brown dell'Università del Kentucky, che ha esaminato un possibile nuovo approccio terapeutico per il morbo di Alzheimer (MA), cercando di puntare l'infiammazione con un anticorpo.


In questo momento il MA e le demenze correlate non hanno trattamenti modificanti la malattia e minacciano di essere una crisi incombente di sanità pubblica, data la continua crescita dell'invecchiamento della popolazione.


Il documento spiega che gli attuali approcci terapeutici del trattamento del MA si concentrano sulle principali caratteristiche patologiche della malattia, che sono le placche amiloidi e i grovigli neurofibrillari, i requisiti per una diagnosi di MA. Tuttavia, gli autori citano un'esplosione di dati genetici che suggeriscono che il rischio di MA sporadico è guidato da diversi altri fattori, tra cui la neuroinfiammazione, il riciclo e lo stoccaggio della membrana, e il metabolismo dei lipidi.


In questo studio, i ricercatori si sono concentrati sul 'recettore di attivazione espresso sulle cellule mieloidi-2' (TREM2, triggering receptor expressed on myeloid cell-2). Donna Wilcock, direttrice associata del Sanders-Brown Center on Aging, ha detto:

“Il TREM2 è stato identificato diversi anni fa come un gene che, quando c'è una mutazione, aumenta in modo significativo il rischio di MA. Il settore pensa che questa mutazione riduca la funzione del recettore, così abbiamo ipotizzato che puntare il TREM2 per aumentare la sua funzione, potrebbe essere un valido trattamento per il MA".


Con questo lavoro, il gruppo ha scoperto che puntare terapeuticamente il TREM2, usando un anticorpo che attiva il TREM2, si ottiene di attivare le microglia, di reclutarle sulle placche amiloidi, di ridurre la deposizione di amiloide, e infine di migliorare la cognizione. “La grande notizia è che questo è il primo approccio che punta il TREM2 per indurre le microglia ad eliminare i depositi di amiloide nel cervello, ritenuti la causa del MA”, ha detto la Wilcock.


La società biofarmaceutica Alector ha sviluppato l'anticorpo per questo studio, che è stato condotto sui topi. Grazie al successo dello studio, il Centro Sanders-Brown sarà un sito per la prossima sperimentazione clinica che userà questo nuovo approccio.

 

 

 


Fonte: Hillary Smith in University of Kentucky (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Brittani Price, Tiffany Sudduth, Erica Weekman, Sherika Johnson, Danielle Hawthorne, Abigail Woolums, Donna Wilcock. Therapeutic Trem2 activation ameliorates amyloid-beta deposition and improves cognition in the 5XFAD model of amyloid deposition. Journal of Neuroinflammation, 14 Aug 2020 DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)