Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


'La risata è la migliore medicina'

'La risata è la migliore medicina'Ginny Timmons, che ha l'Alzheimer, lavora in un banco vendita parrocchiale nella chiesa cattolica di San Giuseppe a Belmont. (Foto: Elizabeth Frantz)Ginny Timmons si è confusa con gli appuntamenti la settimana scorsa, mancando l'intervista che avevamo in programma.


Questo accade quando si soffre di Alzheimer. Nulla di strano. Quello che mi è sembrata insolita, però, è stata la reazione di Timmons quando l'ho raggiunta al telefono.


"Sono da Wendy, in attesa", ho detto a Ginny. "Come avevamo programmato".


"Dannata malattia", ha detto Ginny. Poi si è messa a ridere, di cuore.


Questo dice molto della Timmons, che ho poi incontrato nella sua chiesa a Belmont. Ha adottato un senso dell'umorismo che l'aiuta ad affrontare l'Alzheimer, una malattia veramente dannata.


Scavi più in profondità, e scopri che Ginny va a Boston per aiutare la comunità medica nella ricerca del trattamento di una malattia che ti spoglia della identità.


Vai avanti e conosci una donna di 72 anni che si mantiene attiva, crea una corsa su strada che ha raccolto circa 25 mila dollari per la ricerca di Alzheimer, coordina un banco di vendita per sostenere la sua chiesa, guida, sorride, ride, vive.


"Dicono di rimanere attivi" dice la Timmons, "e questo è come dirmi di respirare". Lei inala la vita e fa marameo alla sua malattia, diagnosticata tre anni fa e arrivata dopo che la Timmons si era presa cura della madre, che aveva anch'essa la malattia. La chiesa di San Giuseppe è diventata il suo santuario, il suo percorso verso il sostegno spirituale e umano.


"Questa è la mia seconda casa", ha detto la Timmons. "Mi hanno messo a capo di un banco di vendita. Com'è come diversivo? Questa parrocchia è grande, nel bel mezzo di tutta questa roba che sto passando". Il banco di vendita è presente questo fine settimana, e ho avuto un assaggio dell'enormità del progetto quando mi sono trovato con la Timmons dopo che abbiamo parlato al telefono.


In due sale ci sono tavoli, file e file di tavoli, con esposte tazze da caffè, teglie per dolci, asciugamani, cestini, portatovaglioli, vasi di biscotti, candele, fiori, modellini di faro, gioielli, sedie, cornici e statue di Gesù, tutto donato, tutto classificato, tutto per una buona causa.


E, insieme a una donna di nome Alice Jewell, tutto coordinato dalla Timmons. Che sta di fronte a una porta laterale aperta. I suoi capelli d'argento sono tirati all'indietro, il sole dietro di lei filtra attraverso i ciuffi di capelli su entrambi i lati del viso, e i suoi occhi blu cristallo brillano di entusiasmo e felicità.


Ha paura, sapendo che cosa ha davanti? "Mentirei se dicessi che non ce l'ho", mi ha detto la Timmons. "Una donna viene per due ore alla settimana, ed è la mia compagnia di passeggiate e giochi da tavolo, con l'idea che aumenterà il caregiving per più ore e quindi abbiamo entrambe familiarità con gli schemi l'una dell'altra. Penso che sia sano e vada bene, perché conosco la malattia".


La conosce perché l'ha vista nella regione dei laghi per gli ultimi 40 anni, nel settore dell'assistenza sanitaria e dell'infermieristica e facendo volontariato alla Veterans Home di Tilton.


E una volta, circa 15 anni fa, si è presa cura della sua defunta madre, anch'essa con l'Alzheimer. La Timmons ha descritto la gioia di sua madre, Elizabeth Morse, percepita mentre cuciva un set di tende complesso ed elaborato. Ma ha anche detto che sua mamma uno giorno ha notato la bellezza delle tende, poi ha chiesto da dove venissero. "Era una persona dolce", ha detto Ginny. "E' diventata molto sommessa, silenziosa, come un bambino".


Elizabeth aveva un vasto sistema di supporto che includeva 12 figli, sparsi in tutto il paese, in luoghi come Seattle, Portland, Milwaukee, Kansas City, Toronto e, più vicino a casa, Exeter e Derry. "Siamo tutti molto vicini", ha detto la Timmons. "Mia madre andava di casa in casa, e tutti noi ci prendevamo cura di lei. Era molto carino".


La Timmons ha una rete di sicurezza gigante, con otto figli, molti dei quali sono rimasti nel New Hampshire. (Un figlio, Skip, è morto due anni fa per cause di cui la Timmons ha preferito non parlare). Essi hanno notato dei segni quando la Timmons aveva 69 anni, dimenticava le parole e ripeteva le stesse cose. Un semplice test con carta e matita più le scansioni cerebrali hanno rivelato la malattia.


Un tempo l'Alzheimer, come l'AIDS e le malattie mentali, era nascosto nell'armadio, una condizione imbarazzante di cui nessuno voleva parlare. Ultimamente, però, la ricerca e il finanziamento sono saliti in cima alla lista delle priorità del governo federale, e dati recenti mostrano che sono stati stanziati 600 milioni di dollari all'anno per trovare un trattamento.


La Timmons è in prima posizione, racconta a chiunque la ascolti la sua esperienza. "Se mi sento dire Alzheimer in faccia, non mi interessa", dice. "Le persone mi incontrano e dicono che pensano che il loro caro ce l'abbia, o da che cosa ti sei accorta, e tutta la comunicazione sulla malattia è molto sana. La gente ha bisogno di vedere un corpo caldo e chiedere, dove vado? Dove sei andata a fare i test? Si tratta di parlare di questo con un altro essere umano. Anche se troviamo molte cose scritte, leggerne e viverla possono essere due cose molto diverse".


La Timmons dona sangue, si sottopone a test con risonanza magnetica e fornisce dati personali per aiutare i medici che studiano l'Alzheimer alla Facoltà di Medicina della Boston University. Essa assorbe anche tutte le informazioni che può. La Timmons di recente ha sentito il giornalista Greg O'Brien parlare del proprio calvario, la vita con Alzheimer.


E' riuscita a mettersi in contatto con O'Brien, anch'egli si è occupato della madre, che soffriva di questa malattia. Egli ha sottolineato che l'umorismo è la migliore medicina e, in una conversazione in videoconferenza, ha ricordato il coraggio di sua madre. "La mamma era una combattente", ha detto O'Brien. "Le persone hanno diversi livelli di lotta in loro, e Dio mi ha dato un livello forte di lotta, come mia madre".


La Timmons è essa stessa un campione dei pesi massimi. Guida ancora, anche se non più da sola. Sua figlia l'ha sottoposta di recente ad un esame informale di guida, e lei l'ha superato.


Tiene un taccuino nella borsa per documentare gli eventi e rimanere in controllo dei suoi impegni. Questo è un grande fine settimana per lei, la due giorni del banco di vendita per raccogliere fondi per la sua amata chiesa. Le ho chiesto di confermare il programma della manifestazione. "Inizia domani. Domani è Venerdì, vero?", ha chiesto. "Ho già perso un giorno programmando qualcosa con te". Poi si è messa a ridere, come se non avesse alcun pensiero al mondo.

 

 

 


Fonte: Ray Duckler in Concord Monitor (> English text) -Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.