Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


IVN: individuare pazienti eleggibili per farmaci contro le demenze

basket with different kinds of dementias

Valutare il rischio di demenza e identificare le diverse forme di malattia in fase precoce, per definire possibili target terapeutici e individuare i pazienti candidabili a trattamenti innovativi disponibili nel prossimo futuro: è uno dei punti centrali su cui si concentrerà l'Istituto Virtuale Nazionale (IVN) Demenze, il primo dei cinque nati in seno alla Rete IRCCS delle Neuroscienze e Neuroriabilitazione del Ministero della Salute, coordinato da Fabrizio Tagliavini, già direttore scientifico della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Besta di Milano e ex presidente della Rete.


La demenza è una delle patologie più comuni in ambito neurologico, colpisce circa 50 milioni di persone nel mondo, circa 1 milione in Italia, numeri destinati ad aumentare sensibilmente a causa dell'invecchiamento della popolazione.


La malattia è devastante per i pazienti e le loro famiglie - in Italia si stima siano circa 3 milioni le persone impegnate nell'assistenza ai propri cari - e l'impatto economico mondiale, tra costi diretti e indiretti, si aggira intorno al trilione di dollari l'anno, cifra che raddoppierà entro dieci anni.


"La causa più comune di demenza (60-70% dei casi) è la malattia di Alzheimer, sulla quale la ricerca si è impegnata fortemente negli ultimi decenni portando a un notevole aumento delle conoscenze. Le terapie auspicabilmente disponibili nel breve periodo", spiega Tagliavini, "sono efficaci nella fase prodromica della malattia, non in quella avanzata. Il nostro interesse, pertanto, è identificare i soggetti a rischio e i pazienti in fase iniziale".


Il percorso per raggiungere questo obiettivo è iniziato con un esteso processo di armonizzazione delle procedure e dei protocolli di studio dei pazienti tra i 16 IRCCS che aderiscono all'IVN Demenze (sui 30 totali della Rete) per la raccolta di un numero elevato di dati clinici, strumentali e di laboratorio.


Il progetto, finanziato dal Ministero della Salute, ha diverse articolazioni:

"Il censimento e la profilazione delle coorti di pazienti con demenza, già disponibili nei diversi IRCCS dell'IVN, uno studio retrospettivo e prospettico di una coorte già disponibile di soggetti con diagnosi di disturbo cognitivo soggettivo e declino cognitivo lieve al momento del reclutamento e, infine, la raccolta e lo studio longitudinale di una nuova coorte di soggetti sulla base del protocollo armonizzato, comprendente biomarcatori avanzati di tipo clinico, neuropsicologico, neurofisiologico, da scansioni, genomico e biochimico.

"Il numero di pazienti che afferiscono agli IRCCS dell'IVN Demenze supera i 15 mila l'anno, e i dati raccolti in modo armonizzato su una casistica così vasta consentiranno alla rete di essere un interlocutore privilegiato di analoghe reti di eccellenza internazionali e delle aziende farmaceutiche che stanno sviluppando farmaci innovativi".

 

 

 

 


Fonte: ANSA

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)