Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Un quarto degli anziani oltre i 70 anni hanno avuto ictus silenziosi

Ogni giorno, 1.000 persone in Canada compiono 65 anni, entrando in una fase della vita che ha sempre più il rischio di ictus e di Alzheimer.

"Recenti studinazionali e internazionali di scansioni sul cervello delle persone di età oltre 65 anni mostrano che il 95 per cento ha una malattia dei piccoli vasi cerebrali vista come macchie bianche e chiazze sulle immagini di risonanza magnetica", dice il Dott. Sandra Black, direttore del programma Brain Sciences Research al Sunnybrook Research Institute dell'Università di Toronto.

Questi studi mostrano anche che un quarto dei volontari sani anziani, di età media di 70 anni, che vivono nella comunità, sono la prova dei piccoli ictus silenziosi. Anche nelle persone più giovani (età media 60 anni), questo numero può raggiungere il 14 per cento, secondo i risultati preliminari dello studio canadese PURE MIND, presentato al Congresso canadese sull'ictus a Ottawa, dove la Dssa Black ha affrontato più di 900 ricercatori e clinici. "I microsanguinamenti, un altro tipo di malattia dei piccoli vasi, sono associati alla pressione alta e all'Alzheimer," dice. A differenza dei grandi eventi di ictus, questi tipi di malattia dei piccoli vasi cresce gradualmente e aumenta il rischio di eventi di ictus clinici, depressione, cadute e demenza di Alzheimer.

"L'Alzheimer e la malattia dei piccoli vasi spesso convivono nel cervello degli anziani in un modo che è molto invalidante", dice il Dott. Black. "Le persone diventano depresse, perdono l'equilibrio quando camminano, hanno disturbi del pensiero e spesso non possono vivere per conto proprio. Purtroppo, finora non esiste una cura per entrambe le malattie, ma ci sono azioni che tutti noi possiamo fare per ritardare l'insorgenza o la progressione".

E' tempo che il cervello sia la priorità assoluta per la comunità sanitaria canadese di ricerca, dice il Dr. Black. Nei prossimi 20 anni il numero di persone con demenza e Alzheimer dovrebbero superare il milione in Canada da solo, aumentando di dieci volte l'attuale spesa sanitaria di 15 miliardi di dollari all'anno, dice. "L'ictus si aggiunge alla crescente incidenza della demenza: il 65 per cento di pazienti di ictus hanno difficoltà con il pensiero, la memoria, la definizione degli obiettivi e la motivazione dopo un ictus e il 20/ 30 per cento diventerà clinicamente pazzo, entro tre mesi dall'ictus", spiega la Dssa Black.

La ricerca di una cura viene attivamente perseguita, ma, nel frattempo, vi sono importanti misure che le persone possono prendere per ritardare e prevenire queste malattie devastanti.

Questo perché ictus e Alzheimer condividono gli stessi fattori di rischio vascolari, come ipertensione, obesità, diabete, colesterolo alto, fumo e uno stile di vita di inattività fisica. "Si scopre che proteggere i vasi sanguigni nel cuore e nel corpo aiuta anche a proteggere il cervello e i suoi vasi sanguigni. Questo può ritardare l'insorgenza della demenza" dice la Black. "Ad esempio, un regolare esercizio aerobico per tutta la durata della vita può aiutare a ritardare l'insorgenza della demenza nella tarda età, tanto più per le persone che potrebbero essere geneticamente inclini a sviluppare la demenza".

"Ricercatori di tutti i campi avranno bisogno di lavorare insieme", dice il dottor Antoine Hakim, CEO e Direttore Scientifico della Canadian Stroke Network. "Scelte di vita avranno il maggiore impatto nella protezione del cuore e del cervello della nostra popolazione", dice il Dr. Michael Hill portavoce della Heart and Stroke Foundation.

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce?
Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica. Non tenerla per te, non farci perdere l'occasione di conoscerla.

 

 

 


 

Fonte: Materiale della Heart and Stroke Foundation of Canada, via EurekAlert!, un servizio di AAAS.

Pubblicato in ScienceDaily il 4 Ottobre 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)