Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Neurotez annuncia brevetto per la leptina contro l'Alzheimer

LogoLa Neurotez, Inc. ha annunciato oggi la concessione del brevetto USA Nr 8.227.408 da parte degli US Patent and Trademark Office per coprire il prodotto candidato principale dell'azienda, la leptina.

Il brevetto protegge l'uso della leptina per trattare una malattia, un disturbo o una condizione cognitiva progressiva, come l'Alzheimer (AD), risultante da accumulo di peptide amiloide o per migliorare la solidità della funzione cognitiva modulando l'accumulo del peptide amiloide in cervello.

Convincenti dati preclinici in vitro e in vivo e studi di intervento, assieme a studi epidemiologici, suggeriscono che la leptina può essere una terapia promettente per il trattamento dell'Alzheimer. E' ben documentato che i lipidi del cervello sono strettamente coinvolti nei percorsi patogeni relativi alla beta-amiloide nello sviluppo dell'Alzheimer. La leptina può avere un ruolo fisiologico come ormone liporegolatore per le cellule neuronali, e sono stati identificati diversi obiettivi molecolari relativi a percorsi metabolici che mediano l'azione della leptina. Il rilascio del brevetto è dovuto al completamento da parte di Neurotez della produzione GMP di Leptina ricombinante e si prepara per gli studi facilitatori di IND.

"Questo tipo di innovazione provoca grande eccitazione per lo sviluppo di nuove modalità terapeutiche per questa malattia devastante", ha dichiarato Nikolaos Tezapsidis, Presidente & CEO di Neurotez, Inc. "L'unicità della nostra terapia è che abbiamo a che fare con la sostituzione di un ormone endogeno pluripotente, che abbiamo dimostrato capace di migliorare la cognizione la patobiologia".

"Il rilascio di un brevetto per l'utilizzo della leptina come agente per prevenire l'amiloidogenesi patologica è un entusiasmante sviluppo per il settore languente dell'Alzheimer. La leptina è stata costituita per svolgere un ruolo importante nel controllo della formazione delle placche beta-amiloidi e nella prevenzione dell'iper- fosforilazione della tau. Quindi, usare la leptina, in particolare nei soggetti a rischio con deficit di leptina, fornirà un trattamento e una strategia di prevenzione per l'Alzheimer. Siamo pronti ad avviare gli studi clinici per verificare ciò", ha affermato il Dott. Wes Ashford, professore clinico (affiliato) alla Stanford University, capo ricercatore al VA di Palo Alto e CMO (Chief Marketing Officer) attivo di Neurotez.

"Sono disperatamente necessari nuovi approcci al trattamento dell'Alzheimer. Il meccanismo a doppia azione della Leptina (punta sia l'Abeta che la tau) può fornire un vantaggio rispetto alle terapie con singolo meccanismo", dice Lex Van der Ploeg, CSO alla Rhythm and direttore della Neurotez.

A proposito del brevetto, il dottor George Perry, preside dell'Università del Texas a San Antonio e Direttore di Neurotez, ha dichiarato: "La terapia a base di leptina si concentra su una serie di studi di grande successo che mostrano che alla radice dell'Alzheimer c'è una alterazione metabolica".

[...]

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Neurotez, Inc.

Pubblicato in MarketWatch il 27 luglio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)