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Ho perso le chiavi della macchina. Devo preoccuparmi della memoria?

Gli anziani spesso sperimentano qualche dimenticanza man mano che invecchiano.


La maggior parte di questi cambiamenti cognitivi lievi sono considerati una conseguenza del normale invecchiamento e di solito non sono motivo di preoccupazione.


Ma quali sono i sintomi da considerare normali e quali sono i segnali di qualcosa di più grave in atto?


Non è sempre facile capire la differenza. In realtà, i segnali di pericolo per la memoria sono spesso fraintesi o ignorati.


Gli esperti sanitari concordano sul fatto che dimenticare di pagare una bolletta o non trovare gli occhiali non sono segnali di gravi problemi cognitivi.


Sarebbe più preoccupante dimenticare come compilare un assegno o come mettere gli occhiali, una volta trovati.


Ecco un altro esempio: vai in auto al centro commerciale per fare acquisti e parcheggi l'auto fuori del negozio preferito. Lasciando il centro parecchie ore più tardi, sai più o meno dove è parcheggiata l'auto, ma non ricordi esattamente dove. Tuttavia, dopo pochi minuti di ricerca la individui.


Questo è un segno di perdita di memoria? Probabilmente no. Quando sei arrivato al centro commerciale, forse pensavi a cosa dovevi fare, e questa distrazione ti ha impedito di generare il ricordo duraturo di dove hai lasciato l'auto.


Se invece trovi l'auto, ma hai difficoltà ad aprire la porta o ad avviare il motore, questo potrebbe essere un'indicazione di problemi cognitivi più gravi. Perché? Perché l'apertura e l'avvio dell'auto sono considerati compiti radicati e automatici che una persona compie senza pensare. Allo stesso modo, anche mettere gli occhiali e pagare una bolletta sono radicati, così dimenticare come si fa può essere preoccupante.


I familiari e gli amici dovrebbero prestare attenzione al declino in tre importanti aree di competenza: memoria, pensiero e ragionamento. Qui di seguito ecco alcuni sintomi di problemi cognitivi:

  • Perdita di memoria, soprattutto a breve termine, con conseguente domande o commenti ripetuti.
  • Cambiamenti di personalità o umore, come rabbia, confusione, ritiro.
  • Nuove ed evidenti difficoltà con la lingua, per scriverla, parlarla o capirla.
  • Confusione su tempi e/o luoghi circostanti.
  • Incapacità di completare le attività regolari o seguire i passaggi.
  • Perdersi e non riuscire a tornare sui propri passi.
  • Variazione dell'andatura a piedi o nell'equilibrio.
  • Problemi a prendere decisioni o esibire scarsa capacità di giudizio.


Se tu, o qualcuno che conosci, sta sperimentando alcuni dei sintomi qui sopra, non ignorare la situazione. L'inazione non farà passare i problemi. Un medico può aiutare a determinare che cosa sta causando la condizione. La buona notizia è che a volte la perdita di memoria deriva da una causa che può essere facilmente trattata, ad esempio una interazione farmacologica.


Inoltre, sii consapevole del fatto che la persona che sta avendo i problemi di memoria può non rendersi nemmeno conto che c'è un problema.


Programma una visita dal medico di famiglia per una valutazione. Prima del tempo, prendi appunti sulla gravità e la frequenza dei sintomi e porta quelle note insieme a tutte le domande che potresti avere.


Chiedi al medico di eseguire una visita che includa un semplice test di valutazione della memoria chiamato Mini-Cog. Se si sospetta l'Alzheimer, o un'altra malattia del cervello, chiedi di vedere un neurologo.


Conoscere la causa dei problemi di memoria aiuterà te e la tua famiglia a prepararsi per il futuro. Qualunque sia la diagnosi, sapere è potere.

 

 

 


Fonte: Nancy Wurtzel in Star Tribune (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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