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Lo sciroppo d'acero potrebbe aiutare nella lotta all'Alzheimer

Lo sciroppo d'acero potrebbe aiutare nella lotta all'AlzheimerEcco una nuova dolce scoperta per la salute: lo sciroppo d'acero potrebbe curare l'Alzheimer.


La deliziosa guarnizione delle frittelle potrebbe presto trovare una nuova funzione nel flacone di pillole della nonna, perché impedisce i danni alle cellule cerebrali che causano la malattia, secondo quanto hanno svelato ieri degli scienziati.


La golosità può impedire l'aggregazione e il "misfolding" [errata piegatura] delle proteine ​​delle cellule del cervello, che si accumulano e producono le placche che scatenano la malattia devastante, hanno detto dei ricercatori alla Riunione Annuale dell'American Chemical Society a San Diego.


Un estratto della sostanza appiccicosa ha fermato la piegatura pericolosa in due tipi di proteine del cervello, hanno detto i ricercatori del Krembil Research Institute dell'Università di Toronto.


"I prodotti alimentari naturali come il tè verde, il vino rosso, i frutti di bosco, la curcumina e i melograni continuano ad essere studiati per i loro potenziali benefici nella lotta contro l'Alzheimer", ha detto il direttore del simposio dottor Navindra Seeram. "E ora, in studi preliminari sull'Alzheimer in laboratorio, gli estratti di sciroppo d'acero del Canada, arricchiti di fenoli, hanno mostrato effetti neuroprotettivi, simili al resveratrolo, un composto presente nel vino rosso".


I ricercatori hanno in programma di studiare se un estratto di sciroppo d'acero può essere efficace come cura per la malattia degenerativa del cervello. Lo sciroppo protegge due proteine cerebrali (peptide amiloide-beta e tau), hanno detto i ricercatori.


La scoperta è stata comunicata dal Dr. Donald Weaver del Krembil Research Institute.

 

 

 


Fonte: Natalie O'Neill su New York Post (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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