Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


EMA rivede le linee guida per lo sviluppo di farmaci di Alzheimer

Riviste le linee guida sugli studi clinici per i farmaci di AlzheimerIl Comitato Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha rivisto le linee guida per gli studi clinici dei farmaci che hanno come obiettivo il Morbo di Alzheimer (MA).


Questo documento mira a fornire una guida per lo sviluppo di farmaci in tutte le fasi della malattia.


Il MA, una condizione che distrugge le cellule cerebrali e nervose, interrompendo i trasmettitori che trasportano segnali nel cervello, è la causa più comune di demenza negli anziani. Secondo l'OMS, ci sono 35,6 milioni di persone con demenza in tutto il mondo e questo numero dovrebbe raddoppiare entro il 2030. Nella sola Unione europea (UE) colpisce attualmente più di 5 milioni di persone.


I recenti progressi nella comprensione della fisiopatologia del MA suggeriscono che i cambiamenti biologici associati alla malattia iniziano a verificarsi già 10/20 anni prima che i sintomi clinici inizino a manifestarsi. Molti dei farmaci sperimentali sono quindi studiati in stadi più precoci della malattia poiché alcuni trattamenti possono essere efficaci più in quella fase che in quella avanzata.


I farmaci attualmente disponibili per il MA ne curano solo i sintomi. Tuttavia, un certo numero di terapie in fase di sviluppo si rivolge al meccanismo biologico della condizione per cercare di modificare il decorso della malattia.


La demenza è una priorità chiave per la salute pubblica per l'EMA: l'Agenzia ha promosso diverse iniziative per incoraggiare un'ampia gamma di parti interessate a condividere esperienze e sfide, che si sono riflesse nella revisione delle linee guida.


Prima di rivederle, l'EMA ha organizzato un seminario per pazienti, università, autorità di regolamentazione, rappresentanti dell'industria farmaceutica e esperti indipendenti per garantire di essere informata degli sviluppi scientifici più aggiornati nella comprensione e nel trattamento della malattia.


Questo sforzo è stato completato da una serie di incontri tra l'EMA e gli sviluppatori di farmaci destinati a rallentare la progressione della malattia, per discutere i problemi incontrati nelle loro sperimentazioni cliniche.


Le linee guida si basano anche sulla consulenza scientifica fornita dall'Agenzia agli sviluppatori di farmaci su specifici prodotti e metodologie, quali la qualifica dei biomarcatori da usare nelle sperimentazioni cliniche e un modello longitudinale che descrive i cambiamenti nella cognizione nei pazienti con MA lieve o moderato.


I nuovi orientamenti della EMA riguardano, tra gli altri:

  • l'impatto dei nuovi criteri diagnostici per il MA, compresi gli stadi precoci e persino asintomatici, sulla progettazione di studi clinici;
  • i fattori da prendere in considerazione quando si selezionano i parametri per misurare i risultati dell'esperimento nelle diverse fasi della malattia;
  • uso potenziale di biomarcatori nelle varie fasi dello sviluppo della medicina;
  • progettazione e analisi di studi di efficacia e sicurezza.


Le nuove linea guida entreranno in vigore il 1° settembre 2018.

 

 

 


FonteEMA-European Medicines Agency (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)