Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Demenza e l'etica di scegliere quando morire

Mentre la popolazione americana invecchia e la demenza è in aumento, The Hastings Center sta intraprendendo una ricerca pionieristica per esplorare le questioni fondazionali associate alla traiettoria della demenza e le preoccupazioni delle persone che affrontano questa condizione terminale.


Questa nuova ricerca è resa possibile da un importante finanziamento a The Hastings Center del Robert W. Wilson Charitable Trust nell'ambito del suo supporto visionario alla ricerca e all'impegno pubblico del Centro sulle sfide etiche che affrontano le società che invecchiano.


I principali ricercatori sono Nancy Berlinger, studiosa di ricerca dell'Hastings Center e Mildred Z. Solomon, la sua presidente.


La demenza è una condizione associata all'età che si estende in genere da 4 a 8 anni dalla diagnosi alla morte, sebbene possa durare molto più a lungo. Alcuni cambiamenti cerebrali associati alla demenza possono essere identificati prima dell'inizio dei sintomi tramite biomarcatori rilevati mediante neuroscansione o altri test.


Durante la traiettoria della demenza, una persona sperimenta un progressivo deterioramento delle abilità cognitive - come la memoria, la risoluzione dei problemi e il linguaggio - così come cambiamenti nel comportamento e nelle funzioni fisiologiche.


Con il deteriorarsi della cognizione, una persona con demenza avrà bisogno di assistenza quotidiana e, infine, di assistenza totale, spesso in un contesto istituzionale, per diversi anni prima che il deterioramento fisico progredisca fino alla morte per polmonite o un'altra condizione associata alla demenza grave.


Non ci sono trattamenti efficaci per curare o fermare la progressione della demenza. Il morbo di Alzheimer, la forma più comune, è la sesta causa principale di morte negli USA. La demenza vascolare, la seconda forma più comune, può svilupparsi in seguito a un ictus.


Nel 2018 avevano la demenza 5,7 milioni di americani. Si stima che altri 12 milioni di persone saranno ad alto rischio di demenza nei prossimi 30 anni, quando la generazione del baby boom avrà più 80 e 90 anni.


Negli Stati Uniti è da tempo stabilito il diritto legale fondamentale di non subire trattamenti indesiderati. Le persone con capacità decisionali hanno il diritto di rinunciare a trattamenti di sostegno alla vita che non vogliono. Le persone che non hanno capacità decisionale hanno lo stesso diritto attraverso l'uso di una direttiva anticipata o di un decisore surrogato.


Tuttavia, questo quadro giuridico di vecchia data e il consenso etico non riflettono pienamente la situazione di una persona affetta da demenza, se questa persona non ha trattamenti medici da rifiutare. Inoltre, il lasso di tempo in cui una persona malata terminale con capacità decisionale può richiedere e usare l'aiuto medico per morire (medical aid-in-dying), ora legale in nove giurisdizioni degli Stati Uniti, non corrisponde alla traiettoria della demenza.


"La bioetica, e il Centro Hastings in particolare, hanno articolato una struttura duratura per il processo decisionale medico nel contesto di una grave malattia e della fine della vita", dice la Solomon. "È tempo di concentrarsi sulla traiettoria della demenza ed esplorare questioni irrisolte di grande significato per la nostra società che invecchia".


Attraverso la revisione della letteratura e i workshop, un gruppo di lavoro del Centro Hastings condurrà un'analisi etica delle scelte di fine vita nel contesto della demenza, identificando le aree in cui sono necessarie ulteriori ricerche o politiche.


Nell'esplorare queste problematiche emergenti, il gruppo di lavoro esaminerà anche come il campo della bioetica dovrebbe contribuire alla ricerca, alle soluzioni politiche e alla comprensione pubblica, per migliorare le esperienze di convivenza con la demenza e il caregiving delle persone affette da questa condizione. I prodotti includeranno un rapporto speciale, che sarà pubblicato nel 2021.


"L'invecchiamento della popolazione solleva interrogativi profondi su come una società valuta le esperienze di invecchiamento e di assistenza", afferma la Berlinger.

 

 

 


Fonte: Hastings Center (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.