Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'esposizione ripetuta ai farmaci per anestesia potrebbe causare demenza

Ricordate probabilmente l'attore Peter Falk, il Tenente Colombo con il sigaro sempre in bocca, il poliziotto che arrivava inevitabilmente sulla scena di un crimine dell'alta società in un macinino ansimante e un impermeabile sgualcito.

Ma lo sapevate che Peter Falk, che aveva l'Alzheimer ed è morto recentemente all'età di 83 anni, non riusciva a ricordare il ruolo che lo ha reso famoso? E lo sapevate che il suo declino mentale è stato collegato a malattie delle gengive e all'anestesia generale?

Colombo era famoso per essere implacabile. Coglieva i criminali in modo tranquillo e di sorpresa con la sua frase famosa "Ahh, dimenticavo, ci sarebbe un'altra cosa ...".

In questo caso, l' "altra cosa" di cui vogliamo parlare con voi è l'anestesia generale, che può essere rischiosa per il cervello degli anziani, e anche per quelli molto giovani. Da maneggiare con la stessa cura con cui Columbo gestiva la sua amata auto vecchia.

Ci sono sempre maggiori prove che dopo i 65 anni e una ripetuta esposizione a farmaci comuni per l'anestesia per via inalatoria, può nascere confusione e delirio che può durare per giorni o settimane, e può spingere un cervello che invecchia verso la demenza. L'anestesia generale è stata collegata con la morte delle cellule cerebrali e con i grovigli e le placche nel cervello tipiche dell'Alzheimer. Ma ci sono anche notizie rassicuranti: una unica assunzione di anestetici non sembra aumentare il rischio.

Anche i neonati e i bambini di età inferiore ai 4 anni sono vulnerabili. I primi dati disponibili indicano che l'esposizione ripetuta all'anestesia durante i periodi di rapida crescita del cervello, danneggia le cellule nervose e può portare a un più alto tasso di comportamenti anomali successivamente.

Questo non è un motivo per rinviare un intervento chirurgico chiaramente necessario di un bambino, perchè sarebbe ancora più rischioso. Fortunatamente, una singola operazione che dura meno di due ore sembra totalmente sicura. E' una buona notizia, perché le brevi operazioni comuni di cui i bambini spesso hanno bisogno (riparazione ernia, tubi per otiti croniche, tonsillectomia) di solito richiedono un'ora o meno.

Comunque, meno dura l'esposizione e meglio è.

Molti di noi hanno passato ore e ore nelle sale operatorie e sanno quanto sia potente l'anestesia. Se per voi o un vostro caro è previsto un intervento chirurgico, ecco alcune norme di sicurezza:

Chiedete anestesia locale. Mentre l'inalazione di una anestesia generale ti mette in uno stato di profonda incoscienza, una iniezione locale di anestetico a una determinata area o nervo che alimenta l'area di intervento, rende la zona senza dolore. Antidolorifici locali possono essere utilizzati spesso (non sempre) per tutto, dalle operazioni del ginocchio alla chirurgia estetica.

Se devo avere l'anestesia generale: Preparare la stanza di ospedale. Con l'età, le probabilità di confusione post-operatoria possono salire. Che cosa aiuta? Riconnettersi con il mondo il più presto possibile. Chiedete una stanza d'ospedale con una finestra. Piazzate foto della famiglia e degli amici vicino al letto, insieme a una radio, un calendario e un orologio. Chiedete la presenza di persone che amate quando lasciate la terapia intensiva.

Superate le paure dentali senza farmaci a rischio. Molte fobie legate ai denti dipendono da pratiche che offrono "odontoiatria nel sonno" e "odontoiatria in relax" per mantenere i denti sani. Ma quando si invecchia, l'esposizione all'anestesia generale in nome di denti e gengive sane può rivelarsi controproducente. Problemi di chirurgia dentale per la gengivite: è quello che sembra essere accaduto a Peter Falk. Se avete paura del lavoro del dentista, discutete con lui come aggirare l'anestesia generale. Provate a combinare un anestetico locale con cuffie che diffondono la vostra musica preferita, la combinazione può essere sorprendentemente efficace. Un numero crescente di dentisti ora offrono anche cuffie e film (proiettati sul soffitto della stanza); può essere ancora più efficace. Sarete quindi così concentrati sul vostro film preferito che l'angoscia del dentista passerà dalle dimensioni di una montagna a quelle di un granello di sabbia.

Filo interdentale, serve? Due soli minuti al giorno al lavandino e un controllo odontoiatrico ogni sei mesi vi daranno virtualmente la garanzia di non avere gengive malate e infiammate (parodontite), una delle principali cause della malattia arteriosa che fa partire la demenza. Peter Falk non avrebbe avuto bisogno della chirurgia dentale se lo avesse fatto, e di conseguenza avrebbe potuto evitare la demenza.

[...]

 



Pubblicato in IdahoStatesmen il 25 luglio 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)